Via libera ai rimborsi di AutoPostale
L’azienda restituirà in totale 205,3 milioni per i sussidi percepiti indebitamente
AutoPostale restituirà i sussidi ricevuti indebitamente. L’azienda ha infatti firmato una convenzione con i 24 Cantoni coinvolti e con la Confederazione. Entro 30 giorni (da ieri) saranno rimborsati in totale 205,3 milioni di franchi. A livello puramente finanziario, lo scandalo AutoPostale è quindi concluso: l’azienda restituirà 188,1 milioni di franchi a Confederazione, Cantoni e Comuni per il periodo dal 2007 al 2018, durante il quale ha percepito indennità in eccesso, grazie a manipolazioni contabili. Restituirà inoltre “spontaneamente” – ha indicato ieri in un comunicato l’Ufficio federale dei trasporti (Uft) – altri 17,2 milioni di franchi per i sussidi riscossi indebitamente prima del 2007, caduti in prescrizione. Concretamente, dei 188,1 milioni, 88,7 andranno alla Confederazione, il resto, ossia 99,4 milioni, a Cantoni e Comuni. Al Ticino (Comuni inclusi) ne spetteranno 14,8, ai Grigioni 20,9 milioni. Quest’ultimo cantone è il maggior beneficiario del rimborso, mentre il Ticino è terzo, appena dopo Argovia (14,9 milioni) e davanti a Zurigo (12,6 milioni). La Convenzione – che copre il periodo 2007-2018 – è stata conclusa tra AutoPostale, da una parte, e l’Uft e la Conferenza dei direttori dei trasporti pubblici (Ctp) dall’altra. La validità dell’accordo era subordinata a una condizione, ovvero che la Confederazione e almeno 18 Cantoni concludessero una convenzione individuale con AutoPostale entro il 14 dicembre scorso e che il credito complessivo vantato da questi ultimi non fosse inferiore a 50 milioni di franchi. Alla data stabilita la condizione risultava largamente adempiuta, ha precisato l’Uft. «Sono sollevato che entro la fine dell’anno si chiuda questo capitolo finanziario», ha dal canto suo sottolineato il presidente del Cda della Posta Urs Schwaller, citato in una nota diffusa ieri. «Così facendo teniamo fede a una parte importante della nostra promessa, ovvero rimborsare ogni singolo franco dovuto», ha aggiunto Schwaller. Ulteriori verifiche della Posta hanno anche permesso di stabilire che, oltre ai 205,3 milioni, altri 2,9 milioni saranno restituiti a sette Comuni (dei cantoni Vaud, Vallese e Giura) per irregolarità nei settori del trasporto locale ed escursionistico.