Secondo Ubs il sistema pensionistico elvetico si sta deteriorando a causa dell’invecchiamento
Lo stato di salute del sistema pensionistico svizzero si è deteriorato nel secondo e terzo trimestre dell’anno. Secondo Ubs, le casse pensioni risentono principalmente dell’invecchiamento della popolazione. Riforme sostenibili per una soluzione equa a livello generazionale sono quindi più urgenti che mai. L’indice delle pensioni Ubs, che misura lo stato di salute del sistema pensionistico, è sceso nel terzo trimestre al livello più basso dall’inizio delle misurazioni nel 2005, ha indicato ieri la banca in un comunicato. Un certo peggioramento si era già delineato nel 2017, ma negli ultimi mesi il processo ha accelerato. La situazione finanziaria del sistema pensionistico rimane debole soprattutto a causa della diminuita sostenibilità dell’Avs. Ma anche il secondo pilastro è in difficoltà: per coprire le spese le sole entrate non bastano e al finanziamento devono contribuire anche i rendimenti da capitale, che in futuro probabilmente non saranno più così elevati. Gli economisti di Ubs giungono quindi alla conclusione che sono assolutamente necessarie riforme durevoli nel tempo e che bisogna agire in tempi rapidi. Quando la generazione del baby boom raggiungerà l’età pensionabile, il gruppo relativamente più piccolo di persone che eserciteranno un’attività lucrativa dovrà sopportare oneri ancora maggiori. In questo contesto, agli economisti di Ubs non piace il progetto di legge ‘Avs 21’: il previsto aumento dell’Iva e dell’età pensionabile per le donne a 65 anni non sono soluzioni sostenibili. ATS/RED