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La Fondazione si chiama fuori: ‘Nulla a che vedere con la gestione’

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“La Fondazione Castelli di Bellinzona non ha nulla a che vedere con la gestione dei Castelli”. È quanto precisa Augusto Chicherio, presidente del Consiglio di Fondazione (Cdf), a seguito del comunicato diramato domenica dalla Lega secondo cui la Fondazione avrebbe scialacqua­to il suo patrimonio di 300-400mila franchi. “Questa accusa è infondata e infamante”, sottolinea Chicherio. Il Cdf è stato rinnovato nel 2007 designando quali nuovi membri Chicherio (presidente), Gianfranco Chiesa e Flavia Marone, si legge nella nota stampa. “Al momento dell’entrata in carica del nuovo Cdf, la Fondazione disponeva di averi per 214’860 franchi circa e con promesse di contributi già decisi dal Consiglio uscente per l’anno 2007 pari a 44’500 franchi. A disposizio­ne del nuovo Cdf per il sostegno delle attività previste dallo scopo statutario rimanevano 170’360 franchi. Al 31 dicembre 2017 la Fondazione disponeva di attivi per 125’600 franchi”. In circa 10 anni di attività – spiega Chicherio – la Fondazione ha elargito contributi per circa 45mila franchi pari a una media annua inferiore a 5’000 franchi. “Tali contributi sono stati versati a fondo perso nel pieno rispetto dello scopo statutario. Si puntualizz­a che gli attuali membri del Cdf non hanno mai indennità né rimborsi spese”. Nel comunicato si precisa inoltre che l’attività della Fondazione dalla sua nascita nel 2002 a oggi “è sempre stata conforme alle disposizio­ni legali e statutarie, come confermato dall’Autorità di vigilanza sulle fondazioni che nei suoi rapporti dice: ‘Sulla base delle revisioni non sono stati rilevati fatti che possano far ritenere che il conto annuale, come pure le proposte di impiego dei risultati di esercizio, non siano conformi alle disposizio­ni legali e statutarie’”. Lo scopo della Fondazione – elenca lo statuto – è promuovere e sostenere manifestaz­ioni per l’animazione dei Castelli di Bellinzona, della Città e dei dintorni, sostenere e promuovere interventi sul territorio del Bellinzone­se per la valorizzaz­ione del paesaggio e del suo utilizzo, gestire e sostenere infrastrut­ture d’interesse pubblico; favorire la conoscenza dei castelli, della loro storia e del loro patrimonio monumental­e e paesaggist­ico della regione.

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