Vassere: ‘Numeri clamorosi’. Si rivede il budget
Sarà stata anche l’aria di novità – al Dipartimento educazione, cultura e sport l’hanno messa in conto –, ma anche Stefano Vassere, direttore del Sistema bibliotecario ticinese, deve ammettere che certi dati sono «clamorosi». Come quelli del tesseramento, che in tre mesi ha registrato circa 600 nuovi iscritti (da una cinquantina che erano prima). Il dirigente non si sottrae e snocciola una serie di numeri da grandi occasioni. Gli stessi che misurano il successo de ‘LaFilanda’ a Mendrisio. Un Centro culturale che da subito ha riconosciuto nella Biblioteca cantonale la sua «spina dorsale», come ricorda il capodicastero Paolo Danielli. Che non manca di sottolineare che il servizio cantonale «beneficia dello spaccato di società – catalizzato dal Centro, ndr – e dell’offerta culturale proposta». Il bilancio dei primi 90 giorni, riconosce Vassere, è «in linea con l’entusiasmo» che ha accompagnato questo progetto. Ma soprattutto rinfranca. Merito pure di chi si è rimboccato le maniche, la «retroguardia» dei bibliotecari: «Tra i migliori del Sistema cantonale». Per finire in forza a Mendrisio ce ne saranno tre (con l’aumento di un’unità). E di questi tempi, tiene a ribadire, è un’impresa quasi impossibile incidere sul personale dello Stato. «Noi ci siamo riusciti». Raddoppiano, invece, le sedi – alla Filanda e al Liceo, «che stiamo ricostruendo e riavviando» – e il budget messo a disposizione nel 2018, passato da 3mila a 7mila franchi. Per il 2019, poi, si guarda oltre. «L’idea – spiega – è di adattare le risorse a preventivo». Così da allinearle a quelle delle altre Biblioteche del cantone. Al Dipartimento, insomma, sono «molto soddisfatti»; e non lo si nega. A questo punto, chiediamo, il modello mendrisiense farà scuola? Ad aprire la strada in Ticino, ci fa presente il direttore, è stato Locarno. «Certo, dal profilo della biblioteca di pubblica lettura e cultura farà scuola. Ma solo in questo settore». Come dire che i mandati cantonali assegnati alle altre sedi si differenziano. Impensabile, quindi, una omologazione. ‘LaFilanda’, però, potrebbe beneficiare della sua valenza socioculturale. Ma in questo caso, si legge fra le righe, per ricevere una mano bisognerebbe bussare ad altre porte... dipartimentali.