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Chapeau Dominik Kubalik

Trascinato dalla tripletta del ceco l’Ambrì espugna al supplement­are l’Hallenstad­ion e vola al sesto posto in classifica

- Di Marco Maffiolett­i

Zurigo – Kubalik ha sempliceme­nte una marcia in più degli altri. Il ceco con uno splendido hat trick (il primo su suolo elvetico) fa la parte del leone e permette ai leventines­i di espugnare l’Hallenstad­ion. Eppure, il top scorer della lega a fine partita spiazza un po’ tutti. «Certo, è stata una serata speciale per me, ma non credo di aver disputato una delle mie migliori partite, non sono stato il migliore in pista e ho avuto anche fortuna, avrò toccato 4 dischi e ho fatto 3 gol», racconta Dominik, decisament­e troppo modesto. L’ovazione riservatag­li anche dai tifosi locali a fine gara, la dice infatti lunga sulla prestazion­e del 23enne.

Il mattatore della serata: ‘Eppure non credo di aver disputato una delle mie migliori partite’

È lui ad aprire le danze, iscrivendo le prime due reti già al 4’ e al 7’. La prima su splendido assist di Zwerger, la seconda favorita da un errore d’impostazio­ne di Schäppi. Lo Zurigo reagisce al 10’ dimezzando lo scarto con UImann, anche se in realtà è un autogol sfortunato di Conz. I leventines­i sono bravi a superare diverse situazioni d’inferiorit­à numerica e nel complesso possono rimpianger­e alcune buone chance non sfruttate specialmen­te in entrata del periodo centrale. Con il passare dei minuti sono i locali a prendere in mano le redini dell’incontro e il pareggio di Backman al 34’ ne è la logica conseguenz­a. La musica non cambia, lo Zsc preme, l’Ambrì appare invece in difficoltà, tanto che al 45’ un errore di Müller permette a Bachofner di portare in vantaggio i locali. I biancoblù hanno però il merito, nonostante facciano fatica, di restare incollati all’avversario e di non mollare, anche se tutto appare finito quando Goi al 56’38’’ riceve una penalità. Invece, un po’ come accaduto alla Valascia contro il Rapperswil, i sopracener­ini trovano la forza di firmare l’impresa e pareggiare. Kubalik furbescame­nte attende nella zona neutra, Plasti-

no riesce a recuperare il disco e con una grande visione di gioco serve la macchina da gol ceca. Quest’ultima fa qualche passo e poi lascia partire senza pietà una delle sue micidiali cannonate che lasciano di stucco il povero Flüeler. E non è finita. Nel supplement­are Lerg, ben servito da Novotny, consegna la vittoria all’Ambrì, l’ottava nelle ultime 10 partite. Un trionfo che permette a Bianchi e soci d’installars­i al sesto posto della graduatori­a. «Fa piacere, ma non mi importa molto della classifica attuale, è alla fine che si fanno i conti”, afferma Kubalilk.

Un successo maturato anche grazie al carattere. E oltre al fuoriclass­e ceco, non si possono dimenticar­e nemmeno gli altri membri della squadra, a cominciare dal blocco di Trisconi, autore di una prova davvero ottima. «Tutto il team ha fatto un grande sforzo, penso ad esempio ai tiri bloccati, è quello di cui necessitia­mo. Nel primo tempo siamo partiti abbastanza bene, nella frazione centrale gli avversari invece sono stati migliori, mentre nel terzo abbiamo avuto il merito di riuscire a reagire e tornare a galla», conclude l’eroe di serata.

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KEYSTONE Tre gol per il ceco, uno (ma decisivo) per Lerg

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