La doppietta di Shaqiri fatale a Mourinho
La doppietta di Shaqiri domenica ad Anfield è costata a José Mourinho il posto sulla panchina del Manchester United. In posizione pericolante già da diverse settimane a seguito della peggior partenza in campionato dei Red Devils dal 1990, il tecnico portoghese è stato scaricato ieri con effetto immediato. Nelle prossime ore la dirigenza renderà noto il nome del sostituto che guiderà ad interim la squadra fino al termine della stagione. Ancora una volta, dunque, la crisi del terzo anno è stata fatale a Mourinho che già aveva lasciato l’Inter e il Real Madrid dopo tre stagioni. Oltre ai pessimi risultati (sesto posto in classifica a -19 dal Liverpool e a -11 dal quarto e ultimo biglietto per la prossima Champions), il portoghese paga i difficili (eufemismo) rapporti con alcuni elementi dello spogliatoio, in primis il campione del mondo francese Paul Pogba, voluto a tutti i costi al non indifferente costo di 100 milioni di euro, ma da settimane destinato più spesso alla panchina che al campo. Mourinho lo scorso gennaio aveva prolungato il contratto fino al 2020 (con opzione per un anno supplementare), ma come ha ricordato Jamie Carragher, ex bandiera del Liverpool e attuale commentatore per Sky, nelle attuali difficoltà dello United la società ha le sue responsabilità: alla decisione di prolungare il contratto al portoghese, infatti, non ha fatto seguito una politica mirata a portare a Old Trafford giocatori capaci di tradurre sul campo i concetti del tecnico. A Manchester dal 2016, ha vinto una Coppa di Lega e un’Europa League.