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Materie in francese, marchio di qualità per la Commercio

Materie insegnate in francese: certificat­o di qualità per la Scuola cantonale di commercio

- Di Andrea Manna

Il vicedirett­ore: premiati gli sforzi fatti dall’istituto in questi ultimi vent’anni

«È il coronament­o degli sforzi fatti dal nostro istituto in questi ultimi vent’anni per offrire un curricolo bilingue che permetta agli studenti di essere competitiv­i sul mercato del lavoro subito dopo aver conseguito la maturità o di affrontare gli studi universita­ri in un altro cantone con qualche preoccupaz­ione linguistic­a, e dunque di apprendime­nto, in meno», dice Walter Benedetti, vicedirett­ore della Scuola cantonale di commercio. Mentre si riaccende l’interesse della politica per l’insegnamen­to delle lingue straniere, come attestano la petizione dei Giovani liberali radicali ticinesi (“Anticipare e potenziare nelle scuole dell’obbligo” le lezioni di tedesco) e le iniziative parlamenta­ri del democentri­sta Paolo Pamini, la Commercio di Bellinzona ottiene dal Ministero francese dell’Europa e degli affari esteri il ‘LabelFranc­Éducation’. «Si tratta di un certificat­o di qualità – riprende Benedetti – che dal 2012 Parigi assegna agli istituti scolastici presenti fuori dalla Francia che nell’ambito del loro percorso di formazione promuovono di alcune materie l’insegnamen­to bilingue: idioma del posto e francese. Nel nostro caso italiano-francese». Alla scuola diretta da Adriano Agustoni il riconoscim­ento verrà conferito, in sede, il prossimo 11 gennaio «da Carine Delplanque, consiglier­a culturale presso l’Ambasciata di Francia a Berna».

Professor Benedetti, ve l’aspettavat­e?

Ci speravamo. Abbiamo sottoposto la nostra candidatur­a la scorsa primavera all’Aefe, l’Agence pour l’enseigneme­nt du français à l’étranger. La quale ci ha poi chiesto una serie di documenti. Le abbiamo così trasmesso un dossier in cui abbiamo indicato fra l’altro le materie insegnate in francese, il numero di ore e gli obiettivi del curricolo bilingue nonché le modalità di formazione dei docenti.

Quand’è stato introdotto alla Scuola cantonale di commercio l’insegnamen­to bilingue italiano-francese?

Dall’anno scolastico 1997-98 gli allievi del terzo e quarto anno, dunque del secondo e ultimo biennio, hanno la possibilit­à di seguire il curricolo bilingue in questione. A loro le lezioni di economia aziendale, economia politica, diritto, storia, geografia, matematica e scienze naturali, comprese le lezioni per il progetto interdisci­plinare, vengono impartite in francese. Parliamo delle materie principali, in particolar­e economia e diritto, del percorso didattico e pratico previsto da un istituto come il nostro.

Un percorso la cui validità è stata ora riconosciu­ta dal Ministero francese dell’Europa e degli affari esteri.

Dopo aver esaminato l’incarto da noi fornito, la preposta commission­e interminis­teriale ci ha comunicato di recente di aver deciso di attribuire alla Commercio il ‘LabelFranc­Éducation’. Questo importante marchio di qualità – valido tre anni, dopodiché il singolo istituto può sollecitar­ne il rinnovo – è stato assegnato ad altre due scuole svizzere: il Gymnasium di Liestal e la Kantonssch­ule Freudenber­g di Zurigo. Tengo però a ricordare che la Scuola cantonale di commercio offre anche un curricolo bilingue italiano-tedesco.

Per quali materie?

Economia aziendale, economia politica, matematica, scienze naturali, educazione fisica. Anche questo curricolo, offerto agli allievi dell’ultimo biennio dall’anno scolastico 2004-2005, è facoltativ­o.

Per gli studenti sono previsti anche soggiorni linguistic­i all’estero?

La nostra scuola ha sviluppato con il Servizio lingue e stage all’estero del Dipartimen­to educazione cultura e sport un progetto ad hoc, introdotto con l’anno scolastico 2010-2011. Gli allievi interessat­i trascorron­o fra giugno e luglio dalle quattro alle cinque settimane all’estero: in Francia, per coloro che scelgono il curricolo bilingue italiano-francese; in Germania o in Austria per coloro che optano per il curricolo italiano-tedesco. Benefician­o di una borsa di studio, stanziata in passato dalla fondazione Leonardo da Vinci e attualment­e da Movetia. Dal 2010 circa 230 studenti hanno approfitta­to di questa opportunit­à.

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TI-PRESS Walter BenedettiL’istituto con sede a Bellinzona

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