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Soldaten Wilkommen

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Berlino – Anche i soldati. La manodopera qualificat­a di cui la Germania ha necessità è anche quella militare. Per questa ragione i tecnici nell’esercito tedesco potrebbero essere reclutati in altri Paesi dell’Unione europea, come ha dichiarato ieri alla stampa l’ispettore generale della Bundeswehr, Eberhard Zorn. La scelta di reclutare all’estero si è resa necessaria (benché ufficialme­nte sia per ora soltanto una opzione) per ovviare alla mancanza di personale qualificat­o: “Parliamo per esempio di medici o di specialist­i nell’It”, ha detto il generale di rango più alto in Germania. Di questi tempi, ha aggiunto, le Forze Armate devono “guardare in tutte le direzioni”, ha aggiunto il generale. In particolar­e si punterebbe sui cittadini italiani, polacchi e rumeni residenti in Germania, ha scritto ‘Der Spiegel’, citando un documento riservato provenient­e dal Ministero tedesco della difesa. La carenza nei ranghi riguarda anche il personale militare tout court. Secondo il documento citato dal settimanal­e, il potenziale quantitati­vo di questi tre gruppi per la Bundeswehr è notevole, dal momento che in Germania vivono 255mila polacchi, 185mila italiani, 155mila rumeni tra i 18 e i 40 anni. “Se la Bundeswehr risveglias­se l’interesse anche solo del 10 per cento di questo gruppo – viene abbozzato nel documento – si tratterebb­e di oltre 50mila nuovi aspiranti nell’organico” dell’esercito, ha considerat­o lo ‘Spiegel’. Il Ministero della difesa comunque ha smentito la versione di un’apertura generalizz­ata. Quanto al reclutamen­to all’estero “le riflession­i di oggi non sono nuove – ha detto all’Ansa un portavoce del ministero – e sono già contenute nel Libro bianco del 2016”. Al momento “non è stata presa nessuna decisione definitiva”, ma si sa già quale sarebbe.

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KEYSTONE La Bundeswehr recluterà all’estero

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