La Svizzera si conferma il Paese più globalizzato in un mondo dove la globalizzazione rallenta
La Svizzera si conferma uno dei Paesi più globalizzati al mondo, anzi il più globalizzato in assoluto. Lo indica l’apposito indice messo a punto dall’istituto di ricerca congiunturale Kof del Politecnico federale di Zurigo per il 2016. Subito dietro la Confederazione si piazzano i Paesi Bassi e il Belgio. Seguono la Svezia, il Regno Unito, la Danimarca, la Germania, la Francia, la Finlandia e la Norvegia. La Svizzera figurava già seconda per il 2015. Secondo una nota diffusa ieri dai ricercatori, dal 2015 la globalizzazione ha registrato un rallentamento, con una lieve ripresa nel 2016. La globalizzazione dell’economia ha marciato sul posto, il grado di integrazione del commercio è diminuito mentre è avanzata la globalizzazione finanziaria. Tra tutte le dimensioni considerate, il grado di globalizzazione politica è quello che ha registrato il maggiore avanzamento. Le maggiori economie del mondo occupano le posizioni centrali dell’indice: gli Stati Uniti si piazzano solo al 65esimo posto. Per quanto attiene alla globalizzazione sociale e politica gli Usa occupano rispettivamente il 23esimo e il 12esimo rango. La Cina si situa a livello di indice globale al 79esimo rango. A livello di globalizzazione politica occupa il 27esimo posto, mentre è alquanto in ritardo per quanto attiene alla globalizzazione economica e sociale. Il Giappone, terza maggiore economia mondiale, occupa la 36esima posizione. Tra i Paesi meno globalizzati, Eritrea, Repubblica Centrafricana, Afghanistan e Guinea-Bissau. ATS