Minusio: ‘Si tuteli il Teatro’ Comunisti: alt ai semafori
Con Minusio continua ad allungarsi la lista di chi ha deciso di sostenere gli Amici del Teatro nella loro “battaglia” finalizzata all’ottenimento della tutela quale bene culturale di interesse locale del Teatro di Locarno. Il Municipio capeggiato da Felice Dafond ha infatti scritto alla Città di Locarno in qualità di azionista Kursaal, associandosi a quanto già espresso da altri. “Facciamo appello alla vostra sensibilità affinché il Comune di Locarno abbia ad adottare una misura di Piano regolatore che salvaguardi lo storico stabile nel quale è inserito il Teatro, la cui struttura originale del 1902 è ben intuibile”, si legge nella lettera. “Riteniamo – sottolinea il Municipio di Minusio – che tale struttura costituisca un patrimonio storico per tutta la regione; testimonianza del passato da proteggere da possibili future speculazioni edilizie”. Spinti dalle stesse motivazioni, dopo l’Associazione Amici del Teatro si erano mossi la Società ticinese per l’arte e la natura, il Municipio di Muralto, la Dante Alighieri e il Municipio di Orselina. Il Partito comunista invita la cittadinanza a firmare il referendum “Basta sprechi” per portare in votazione popolare la decisione di spendere oltre 3 milioni di franchi per realizzare dei semafori sul Piano di Magadino, quando fino a pochi anni fa si optò per toglierli a favore delle rotonde. Lo si legge in una nota stampa nella quale la formazione politica ricorda che “se non si blocca questo credito si demoliranno 6 rotonde costate 10 milioni di franchi e costruite pochi anni fa. Siamo di fronte a un continuo cambio di strategia: prima i semafori, poi le rotonde, ora nuovamente i semafori. È uno spreco di soldi pubblici che denota una compagine governativa perlomeno approssimativa nella gestione dei temi della mobilità e del traffico. E vorremmo anche sapere a chi andranno poi gli appalti per costruire, demolire e ancora costruire. Occorre puntare piuttosto sulla diminuzione del traffico stradale e ciò potrà avvenire a partire dal dicembre 2020 con AlpTransit che, stando alle informazioni ufficiali, prevede un raddoppio dei passeggeri della tratta ferroviaria fra Bellinzona e Locarno”, conclude il gruppo.