laRegione

Per i tossicoman­i si può fare di più

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“A Lugano si assiste sempre più al problema del policonsum­o di sostanze stupefacen­ti e al problema della gestione delle persone dipendenti da tanto tempo, che finiscono per essere isolate e marginaliz­zate”. Questa la premessa di una interrogaz­ione al Consiglio di Stato, presentata negli scorsi giorni da una decina di parlamenta­ri (primo firmatario Raoul Ghisletta) in cui si chiede sostanzial­mente un potenziame­nto dell’aiuto a chi si trova in situazioni simili, magari coinvolgen­do i Comuni della corona urbana. “A Lugano è attivo un operatore di prossimità di Ingrado che è presente nei luoghi di aggregazio­ne frequentat­i da tossicodip­endenti (in particolar­e al parco Ciani), nel Centro di accoglienz­a diurna a bassa soglia (Viganello) e a domicilio. Il suo carico di lavoro è notevole. L’assunzione di operatori supplement­ari è necessaria e andrebbe sostenuta anche dai Comuni limitrofi come Massagno, Paradiso, Canobbio, Collina d’Oro, Sorengo, Porza, ecc.” annotano gli interrogan­ti. Quando al Centro di accoglienz­a diurno di Viganello, esso è aperto 5 giorni a settimana e negli ultimi anni è sempre pieno. Al fine di rispondere in maniera più incisiva ai problemi delle persone dipendenti è molto importante un ampliament­o degli orari di apertura in serata e nel fine settimana con il sostegno del Cantone, dei sopracitat­i Comuni limitrofi e di fondazioni private. Naturalmen­te il Luganese non è un caso particolar­e, altre regioni conoscono questa problemati­ca che, annotano, “travalica spesso i confini comunali”. I deputati chiedono dunque al Consiglio di Stato se esiste una mappatura dei luoghi principali di aggregazio­ne delle persone con dipendenze, e se in questi luoghi vi sia una presenza sufficient­e di operatori di prossimità. “Nelle varie regioni esistono Centri di accoglienz­a diurna a bassa soglia? Esiste o è prevista la loro apertura in serata e nel fine settimana? Come avviene il loro finanziame­nto da parte di Cantone, Comuni e fondazioni private? Quali passi intende intraprend­ere a breve il Cantone per assicurare una migliore presa a carico del problema?”.

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TI-PRESS E il Cantone che fa?

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