Appalti, ‘basta precariato’
Anche Chiasso, nel suo ‘piccolo’, può contribuire a combattere il precariato. Ne erano convinti i consiglieri comunali Giorgio Fonio, Daniele Canova, Mariano Musso e Stefano Tonini al momento di allestire la mozione ‘Basta precariato negli appalti comunali’; ora ne sono convinti anche Commissione della legislazione e Municipio cittadino. L’esecutivo chiassese ha infatti chiesto al proprio legislativo di voler accettare la mozione dei consiglieri comunali citati. Nello specifico, nei futuri bandi di concorso vi si inserirà una clausola affinché “alle ditte vincitrici degli appalti pubblici venga vietata, salvo casi eccezionali e giustificati, la possibilità di utilizzare personale delle agenzie interinali e i notificati”. Il tutto limitatamente al territorio giurisdizionale di Chiasso. Proposta, come detto, che ha trovato i favori anche della Commissione della legislazione la quale, nel proprio rapporto, ha ritenuto “opportuno” appoggiare la proposta, al fine di “limitare ulteriormente forme di precariato negli appalti pubblici”. Il tema dell’occupazione dei lavori interinali e del mercato del lavoro ticinese sempre più sotto pressione – affrontato di recente anche dalla politica cantonale la quale, approvando un emendamento alla revisione della Legge sulle commesse pubbliche, ha dato un “sostegno concreto ai disoccupati limitando di fatto il proliferare del precariato” – trova così terreno fertile anche a Chiasso. In giugno – spiegano i mozionanti per quel che riguarda la realtà più a sud del cantone – c’erano 786 disoccupati registrati all’Ufficio di collocamento. “Sappiamo però – si legge nel testo – che questo dato rappresenta solo una parte della realtà poiché molte persone hanno terminato il diritto alle indennità di disoccupazione e sono finite nel limbo dell’assistenza o sono a carico delle loro famiglie”.