A Lugano la meraviglia di Alis
Che cosa è ‘Alis’? L’idea, per come ce la spiega l’ideatore Gianpiero Garelli, è semplice: prendere i migliori interpreti di circo contemporaneo e inserirli in uno spettacolo in cui al centro ci sia l’artista e la sua performance, senza perdersi in effetti speciali e improbabili drammaturgie. Da qui il nome del progetto: “Le Cirque with the World’s Top Performers”. Ma dietro le quinte del Teatro della Luna di Milano – dove lo spettacolo è andato in scena nei giorni scorsi, con invitati alcuni giornalisti svizzeri per il lancio della tournée internazionale che partirà proprio da Lugano il 29, 30 e 31 marzo prossimi, prevendita ticketcorner.ch – incontriamo anche Onofrio Colucci, direttore artistico e maestro di cerimonie di ‘Alis’, oltre che clown di fama internazionale (è stato scelto da Slava Polunin per sostituirlo nel mitico Slava’s Snowshow). Colucci ci parla di meraviglia, di magia, di capacità di emozionarsi come i bambini prima di diventare adulti. O come Alice quando arriva nel Paese delle meraviglie, come il titolo suggerisce in un grammelot di italiano e inglese. È questo il filo narrativo che, con delicatezza e senza forzature e con una scenografia dinamica ma discreta, lega le esibizioni degli artisti, alternando momenti comici (con il già citato Onofrio Colucci cui, a Milano, si è aggiunto il comico Pippo Crotti) a performance acrobatiche lasciano il pubblico a bocca aperta. Molti degli artisti di ‘Alis’ hanno lavorato con il Cirque du Soleil – nel caso di Yves Decoste (57 anni, ma non ci si crede a guardare il suo numero con Delphine Cézard) addirittura all’esordio nel 1985. Dal veterano di ‘Alis’ alla più giovane: Asia Tromler, con un bel numero di danza aerea bendata. E tra i vari numeri, val la pena citare anche il giovane Andrea Cerrato con la sua ruota Cyr, la ghironda di Guilhem Desq e il notevole numero di equilibrio di LiLi Chao Rigolo. IAS