L’outsider di lusso
Dario Cologna arriva alla 13ª edizione (al via domani) della gara a tappe ancora lontano dalla forma migliore
Dici Tour de Ski e pensi a Dario Cologna, semplicemente (si fa per dire) colui che detiene il record di successi finali nella manifestazione nata nel 2007 e che lo ha visto finire davanti a tutti in quattro occasioni (2009, 2011, 2012, 2018), oltre a salire sul podio altre tre volte. Per difendere il titolo conquistato lo scorso anno, nella 13ª edizione al via domani da Dobbiaco il grigionese dovrà però alzare nettamente il livello delle sue prestazioni rispetto a quanto mostrato in questo inizio di stagione, che lo ha visto chiudere tra i migliori dieci in una sola occasione in Coppa del mondo (4° nella 15 km stile libero di Lillehammer a inizio dicembre). Una situazione non nuova, visto che quasi mai il 32enne si presenta al top già nei primi mesi dell’inverno e lo stesso era capitato un anno fa, cosa che non gli aveva però impedito di dominare la gara a tappe (7) che passa anche dalla sua Val Monastero (stavolta il primo gennaio con uno sprint), prima tra l’altro di andarsi a prendere il mese dopo nella 15 km stile libero di Pyeongchang il suo quarto oro olimpico. Ma l’impressione è che quest’anno “Super Dario” sia ancora più lontano dai migliori, tanto che lui stesso ha dichiarato come «il passo in avanti che devo compiere stavolta è ben più grande». In ogni caso nessuno oserebbe mai escludere a priori dai giochi che contano il trionfatore di quattro Cdm, per cui sì, quest’anno il Tour de Ski avrà un outsider di lusso, Dario Cologna.
Nathalie come Dario
Se tra gli uomini non ci sono chiari favoriti (in vetta alla Cdm ci sono quattro atleti racchiusi in 60 punti, ma i grandi nomi
non hanno ancora piazzato acuti), in campo femminile c’è una chiara favorita che risponde al nome di Therese Johaug, capace di vincere sei delle sette gare a cui ha preso parte in questo primo scorcio di Cdm. Per quel che riguarda le rossocrociate, un po’ come per Dario Cologna anche Nathalie von Siebenthal non arriva certo all’appuntamento con le migliori premesse. Capace di chiudere all’ottavo rango le ultime due edizioni della prova che
culmina con la scalata all’Alpe Cermis, la 25enne sta vivendo un inverno deludente che l’ha vista pure chiudere in lacrime l’ultima prova, la 10 km di Davos (14° posto). E se per lei saranno indicative soprattutto le prove di durata, saranno gli sprint il terreno in cui cercheranno di illustrarsi Nadine Fähndrich e Laurien van der Graaff. La lucernese è reduce dall’ottimo 7° posto sempre nel Canton Grigioni, mentre la ragazza di Davos dovrà difendere un prestigioso successo: quello conquistato sempre nella prova veloce nel prologo dell’ultimo Tour de Ski, disputato sulle nevi di casa di Lenzerheide.
Numeri importanti
L’edizione di quest’anno della gara a tappe è dotata di un montepremi di 560’000 franchi, di cui 55’000 a testa riservati ai due vincitori della classifica generale (maschile e femminile), che lieviterebbero però a ben 88’000 in caso di successo anche in tutte le sette tappe. Per quel che riguarda invece i punti di Coppa del mondo, sono 400 quelli riservati ai trionfatori del TdS, mentre per le varie prove in palio ce ne sono 750. Da notare anche come nei due terzi dei casi i vincitori del Tour de Ski hanno poi conquistato pure il successo nella generale di Coppa del mondo.