Incendio boschivo, per spegnerlo pure il Super Puma
Domato, tenuto sotto controllo, ma non del tutto estinto. L’incendio boschivo divampato lunedì scorso nella zona collinare sopra Gordola ha impegnato pompieri ed elicotteri anche ieri, per tutto il giorno. Ad aggiornarci sulla situazione è il comandante del corpo di Tenero-Contra Gabriele Lanini, raggiunto nel tardo pomeriggio: «È stata un’operazione che ha richiesto grandi sforzi. Ai tre elicotteri civili che hanno volato già dalla mattina, si è aggiunto nel pomeriggio un Super Puma dell’esercito svizzero. Un velivolo potente, che ha dato un contributo importante al lavoro degli uomini a terra». Il fuoco, che martedì sera sembrava addormentato, ha ripreso vigore a causa del forte vento che ha soffiato da nord. «Da una parte – afferma il comandante – le folate ci hanno aiutato a stanare focolai che avrebbero potuto restare nascosti, ma attivi, per alcuni giorni. Dall’altra il favonio ha imperversato con troppa violenza e per troppe ore. Così ha portato il fuoco a quote più alte; lo abbiamo circoscritto e, con gli elicotteri e con i tubi che sono stati tirati per 600-700 metri dal bacino di Ditto alle aree in fiamme, siamo riusciti a evitare un’ulteriore propagazione». Per l’intera giornata hanno lavorato alacremente molti pompieri: dodici la mattina e 25 il pomeriggio. A dar man forte ai primi, sono giunti i colleghi dei corpi di montagna di Locarno e del Pizzo Leone. Ieri, all’imbrunire, dalla zona toccata dall’incendio (le cui cause, lo ricordiamo, non sono ancora state accertate) si alzavano fili di ostinato fumo. «Per la notte, monitoreremo la situazione dal piano – ha concluso Lanini –. Interverremo in caso d’emergenza, utilizzando i tubi e il dispositivo che resterà in loco». Questa mattina, alle 6.30-7, nuova riunione per fare il punto alla situazione e definire ulteriori manovre di spegnimento.