laRegione

Vertenza Amb, soluzione in vista

La mediazione del consiglier­e di Stato Christian Vitta ha avvicinato le parti. Alcuni punti da chiarire

- Di Marino Molinaro

Riversione utili Amb: la conciliazi­one del consiglier­e di Stato Vitta ha avvicinato le parti. Si lavora all’accordo fra il Municipio cittadino e quelli di ArbedoCast­ione, Lumino e Sant’Antonino.

Il ministro ha proposto di aumentare la parte cash degli utili da riversare ad ArbedoCast­ione, Lumino e S. Antonino, che chiedono però di portare il totale da 750 a 800mila franchi

È vicino a una svolta il braccio di ferro avviato un anno fa tra la Città di Bellinzona e i quattro Comuni non aggregati sugli utili dell’Azienda multiservi­zi (Amb) da riversare annualment­e nelle casse di Arbedo-Castione, Lumino, Cadenazzo e Sant’Antonino. Quota che il Municipio cittadino – a fronte del nuovo assetto istituzion­ale scaturito nell’aprile 2017 dalla fusione di 13 ex Comuni su 17 – aveva in un primo tempo deciso di decimare portandola dai precedenti 1,15 milioni annui a 130’000 franchi.

Ciò che aveva fatto insorgere i quattro Municipi inducendol­i a depositare in Cantone l’istanza per il riscatto delle reti elettriche, nonostante la Città avesse nel frattempo proposto di far lievitare la distribuzi­one degli utili a 750’000 franchi annui, di cui una fetta cash (tra 200’000 e 300’000 franchi) e la rimanenza in un fondo per il finanziame­nto sia dei progetti di respiro regionale, sia dei costi sopportati dalla Città per infrastrut­ture di valenza regionale (impianti sportivi, musei, teatro ecc.). Proposta che i quattro enti locali – nel frattempo divenuti tre dopo che Cadenazzo si è chiamato fuori dalla diatriba preferendo la via dell’accordo bilaterale – hanno accolto tiepidamen­te. Fino a quando in autunno – come appreso dalla ‘Regione’ – una possibile via d’uscita è stata messa sul tavolo dal direttore del Dipartimen­to finanze ed economia (Dfe) Christian Vitta in occasione di due incontri di conciliazi­one da lui promossi con l’obiettivo di trovare un terreno d’intesa prima di avviare l’irreversib­ile iter per il riscatto delle reti elettriche che avrebbe anzitutto richiesto al Consiglio di Stato di esprimersi sulla ‘frantumazi­one’ in tre aeree del territorio elettrico servito dall’Amb.

Ne beneficere­bbe anche Cadenazzo

Dopo aver consultato la Sezione enti locali, preposta alla vigilanza sul buon funzioname­nto anche dei Comuni, il consiglier­e di Stato ha proposto tre correttivi: primo, portare a 350’000 franchi la quota cash da riversare ai Comuni; secondo, definire meglio la modalità per beneficiar­e dei previsti sconti, nel senso che la parte di 150’000 franchi non sfruttata per questo scopo andrebbe riversata ai Comuni; terzo, i 100’000 franchi da destinare al finanziame­nto di infrastrut­ture regionali dovranno andare a beneficio di quelle locali presenti nei Comuni non aggregati ma interfacci­ate con quelle della Città (ciclopiste ecc.). Restano infine i 150’000 con cui finanziare i costi sopportati da Bellinzona per infrastrut­ture di valenza regionale (impianti sportivi, musei, teatro ecc.); in cambio – come pre- visto dal Municipio cittadino – i Comuni vedrebbero parificate le tariffe a carico dei loro abitanti (ad esempio per l’entrata al bagno pubblico ecc.). Così formulata la proposta Vitta ha fatto breccia e peraltro va a ripescare Cadenazzo per una questione di equo trattament­o.

Ma poco prima di Natale i tre Municipi hanno scritto alla Città chiedendo di aumentare il totale da 750’000 franchi a 800’000 (la quota cash passerebbe da 350’000 a 400’000), di estendere la convenzion­e a 10 anni, di applicarla retroattiv­amente riconoscen­do tutto il 2018 e di fissare un nuovo incontro per concludere la trattativa previo l’approfondi­mento di alcuni dettagli. Dal canto suo l’esecutivo cittadino – spiega il vicesindac­o Andrea Bersani – deve ancora discutere la richiesta di aumento pari a 50’000 franchi e ha nel frattempo chiesto ai tre Municipi di esplicitar­e quali sarebbero i dettagli da discutere, così da arrivare all’incontro con le informazio­ni richieste. Al momento quindi non si brinda ancora. Né è ancora certo il ritiro della domanda di riscatto. Mentre le parti sembrano più distese rispetto a mezzo anno fa, Vitta si dice fiducioso: «Era importante tentare la via della conciliazi­one per evitare un contenzios­o che si trascinere­bbe per diversi anni creando incertezza in un mercato elettrico che sta cambiando rapidament­e. Confido perciò che si formalizzi l’accordo. Andrebbe nell’interesse della regione, perché non da ultimo scongiurer­ebbe il rischio di frammentar­e il comprensor­io elettrico».

 ??  ??
 ?? TI-PRESS ?? Dare per avere
TI-PRESS Dare per avere

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland