Interrogazione comunista sugli alloggi a pigioni moderate ‘Si stanno accumulando troppi ritardi su questo fronte’
“La maggioranza della popolazione abita in affitto e la pigione costituisce una delle voci di uscita più onerose dal bilancio familiare”. Si apre così, firmata da Massimiliano Ay, l’interrogazione con la quale il Partito comunista si rivolge al governo. “I casi presi a carico dall’assistenza sociale – spiega Ay – stanno aumentando e il recente studio sulla povertà commissionato dalla Confederazione ammette che una delle cause di povertà sono le eccessive spese per l’alloggio”. Con la conseguenza che “gli alloggi a pigione moderata diventano quindi quanto mai un’urgenza”. Urgenza sulla quale, per il Partito comunista, “da parte del Consiglio di Stato i ritardi su questo fronte sembrano accumularsi in maniera preoccupante”. Da qui, le quattro domande oggetto dell’interrogazione: Dopo diversi anni dall’approvazione da parte del Gran Consiglio del Piano dell’alloggio (a pigione moderata), a che punto sono i lavori relativi allo stesso? A cosa sono dovuti i ritardi? Non ritiene il governo di dover creare un organo di vigilanza pubblica che gestisca l’assegnazione degli alloggi a pigione moderata e che controlli la qualità degli immobili e la provenienza dei capitali legati a grandi progetti edilizi con l’obiettivo di evitare fenomeni speculativi? Il Cantone è attualmente impegnato in cantiere edificatori di alloggi a pigione moderata? Qual è la valutazione del Consiglio di Stato della proposta di concedere allo Stato il diritto di prelazione su terreni e beni immobili nel quadro della politica dell’alloggio?