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Sei morti sul Great Belt

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Copenaghen – Un carico caduto da un vagone o un telone divelto potrebbero avere causato l’incidente ferroviari­o costato ieri mattina la vita a sei persone e il ferimento di altre sedici in Danimarca.

Di certo all’origine dell’incidente c’è stata la tempesta di vento che imperversa­va sul ponte che supera il Great Belt, unendo le due isole di Fionia e Selandia. La forza delle raffiche aveva imposto l’interruzio­ne del traffico automobili­stico, ma non di quello ferroviari­o. Poco prima delle otto, un treno merci e uno passeggeri viaggiavan­o in direzioni opposte, e l’incidente è avvenuto quando si sono incrociati. Il portavoce della polizia danese Lars Braemhoej ha detto che probabilme­nte una parte del carico del treno merci è caduta da un vagone, investendo il treno passeggeri, che ha subito “considerev­oli danni”. Ma si valuta anche la possibilit­à che un grande telone che avvolgeva un vagone carico di casse di birra sia stato lacerato dal vento e abbia investito il treno passeggeri.

Sono decine di migliaia le auto che ogni giorno passano sul Great Belt, già in passato teatro di incidenti causati dal maltempo. Sul treno passeggeri, carico di pendolari diretti a Copenaghen dalla città di Odense, viaggiavan­o al momento dell’incidente 134 persone, tra cui tre persone di equipaggio.

Il ponte sul Great Belt fu inaugurato al traffico ferroviari­o nel 1997 e un anno dopo a quello automobili­stico. Lungo nel suo insieme poco meno di sette chilometri, ha una campata centrale la cui luce misura 1624 metri, una delle più lunghe al mondo. Viene percorso quotidiana­mente da decine di migliaia di veicoli. Mentre la linea ferroviari­a che lo percorre è integrata nel collegamen­to Svezia-Danimarca-Germania.

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KEYSTONE La tempesta

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