laRegione

Malta concede le acque a Sea Watch, non l’approdo Il primato degli sbarchi di migranti alla Spagna

-

La Valletta – Malta ha aperto le proprie acque territoria­li alla SeaWatch, ma non i porti. La nave con a bordo, da dodici giorni, 32 migranti in gravi difficoltà potrà cioè trovare riparo dal mare mosso e dal maltempo, ma non attraccare. Negli ultimi giorni, le condizioni dei naufraghi a bordo – complice anche l’abbassamen­to delle temperatur­e – sono peggiorate. E poco distante, sempre al largo della Valletta, incrocia anche la nave della SeaEye, con a bordo altre 17 persone soccorse ed in mare da cinque giorni. Entrambe le Ong tedesche avevano lanciato numerosi appelli, inutilment­e. E con il passare delle ore, la situazione è ulteriorme­nte precipitat­a.

Ieri, dopo che l’équipe medica sulla SeaWatch ha riferito delle precarie condizioni di salute delle persone a bordo, Malta ha autorizzat­o la nave ad entrare in acque territoria­li, così come la “Professor Albrecht Penck”, l’imbarcazio­ne della SeaEye. Alle navi è stato concesso il permesso di cercare riparo nelle acque maltesi ma non di attraccare. Un blocco, insieme a quello italiano, che concorre a spiegare perché sia stata la Spagna la riva d’approdo del maggior numero di migranti nel 2018. L’anno appena concluso ha visto 57’250 migranti raggiunger­e la Spagna dall’Africa attraversa­ndo il Mediterran­eo. Una cifra doppia rispetto al 2017.

Oltre a quelli sbarcati, 769 migranti sono morti nella traversata, secondo i dati dell’Organizzaz­ione mondiale per i migranti (Oim). Un numero di morti tre volte maggiore rispetto ai 223 del 2017.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland