laRegione

In attesa della Missa solemnis

- Enrico Colombo

Dopo Verdi, Mendelssoh­n, Brahms, Schumann, Rossini e Mozart toccherà a Beethoven. Nel settimo concerto del Venerdì Santo in Collegiata, il 19 aprile 2019, è in programma la Missa solemnis, diretta da Markus Poschner. Poiché non sono previste repliche e nonostante la prova generale aperta al pubblico, è facile prevedere un concerto da tutto esaurito con un numero elevato di delusi rimasti senza biglietto. Il biglietto è stato venduto finora a 50 franchi. Mi sembra un prezzo basso, ma ragionevol­e: la Collegiata non è una sala da concerto, ha banchi scomodi e manca di servizi. La nuova illuminazi­one è bella, ma non basta, nel transetto ci vogliono i tralicci con i fari per l’orchestra. Il riscaldame­nto non è sufficient­e, a Pasqua la temperatur­a è quasi sempre troppo bassa e il palco sempre avvolto da un telone che protegge gli strumentis­ti dagli spifferi, ma li nasconde al pubblico. C’è la prova generale con biglietto gratis, ambitissim­a, che va rivalutata. Quest’anno, con il Requiem di Mozart, la prova è stata migliore del concerto. Il geniale Poschner forse ha risolto tutti i problemi esecutivi con la prova, si è sentito appagato e ha diretto il concerto con minor attenzione. Penso che sarebbe ragionevol­e chiedere 20 franchi per il biglietto della prova. La cultura costa, è giusto che per essa si paghi. Il concerto del Venerdì Santo (quasi un centinaio di musicisti profession­isti che lavorano una settimana, i solisti, il direttore) costa dai duecentomi­la franchi in su. In Collegiata ci sono cinquecent­o posti. Mi pare d’aver capito che poco più della metà sono venduti, gli altri sono dati in omaggio. E questo non va. Una decina di addetti all’organizzaz­ione occupano un posto gratis, mi pare giusto. Cinque posti sono riservati alla stampa. Si dia pure simbolicam­ente un posto omaggio a un rappresent­ante della Parrocchia e a un rappresent­ante del Municipio, ma gli altri paghino, per favore.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland