Un sindaco da quarant’anni sulla neve
Da allievo a responsabile: l’esperienza al corso di sci del sindaco di Vacallo
Alla settimana bianca organizzata dalla Sav a Wildhaus hanno partecipato 65 ragazzi, seguiti da monitori e animatori
«Alla fine ci divertiamo tutti». Dai bambini che imparano a sciare, ai monitori che si mettono a disposizione sulle piste, agli animatori che si occupano delle attività extrasciistiche – sportive ma anche manuali, come lavoretti, corsi di cucina o sfide a bowling –, senza dimenticare il team della cucina che si impegna per il benessere culinario del gruppo. Tra le persone che hanno vissuto l’esperienza ormai quarantennale del corso di sci organizzato dalla Sav Vacallo, c’è il sindaco Marco Rizza. Oggi, con Paolo Figini, è il responsabile. «Una bella responsabilità che ci assumiamo con piacere – ci racconta –. Quarant’anni fa eravamo bambini e abbiamo imparato a sciare, poi siamo diventati monitori, abbiamo in seguito trascorso qualche anno in cucina finché abbiamo deciso di prendere le redini di un corso molto appagante. È bello vedere i bambini che tornano a casa contenti dopo una settimana sulla neve e con l’ambizione di tornare l’anno successivo, magari portando anche qualche bambino nuovo». L’effetto passaparola tra i partecipanti gioca infatti un ruolo fondamentale.
Ragazzi per i ragazzi
Il successo dell’iniziativa è testimoniato dai numeri. «Abbiamo iniziato con una ventina di bambini – spiega ancora Rizza –. Negli ultimi anni ne abbiamo sempre coinvolti dai 60 ai 70». A Wildhaus, località del Toggenburgo che dal 26 dicembre al 1° gennaio ha ospitato la compagnia vacallese per il terzo anno («e abbiamo già prenotato anche per la prossima edizione»), i bambini presenti erano 65. Nel corso degli anni la settimana bianca ha toccato le località di Nante, Andermatt, Bergün e Disentis (per 30 anni). «L’età dei partecipanti si è abbassata: erano ragazzi delle elementari e di prima e seconda media – aggiunge Rizza –. La nostra ‘forchetta’ di iscrizione è estesa fino ai 18 anni». A garantire il corretto svolgimento della settimana anche oltre una decina tra monitori GS (sci e snowboard) e animatori e i responsabili della cucina. «Tutti ragazzi di Vacallo o della zona che partecipano anche alle altre attività del comune e alla colonia estiva. Grazie a queste esperienze si divertono tra loro e si mettono a disposizione gratuitamente per dare la possibilità ai bambini di trascorrere una settimana in montagna imparando a sciare. Attività sportiva che per vari motivi diventa sempre più difficile praticare».
Aperto a tutti
A curare l’organizzazione è, come detto, la sezione sci, «una delle anime della
polisportiva Sav Vacallo – continua Rizza –. In passato, oltre al corso, venivano proposte anche alcune uscite sciistiche durante i fine settimana». L’impegno è finanziariamente importante: fatta eccezione per il contributo giornaliero per i monitori GS, si tratta infatti di volontariato. Seguendo la filosofia
della polisportiva Sav Vacallo, il corso di sci ha anche un’importanza dal punto di vista sociale. «Non abbiamo mai negato a nessuno la partecipazione: negli ultimi 2-3 anni abbiamo dato la possibilità di frequentare il corso anche a bambini di famiglie meno agiate». Quest’anno un importante contributo – 3mila franchi – è stato messo a disposizione dal Club del Tappo. Marco Rizza ‘sacrifica’ più che volentieri parte delle vacanze di Natale per il corso di sci. «Qualcuno deve mettere a disposizione tempo, vacanze ed energie, altrimenti queste occasioni per i giovani vengono a mancare».