laRegione

‘Solidariet­à intercanto­nale e premi più bassi rispetto a dove operano i privati’

-

Gli Istituti cantonali per l’assicurazi­one contro gli incendi (Ica) esistono «per ragioni storiche», spiega a ‘laRegione’ Rolf Meier, responsabi­le relazioni pubbliche per l’Aica. «Alcuni hanno più di 200 anni». Una tradizione radicata più che un cambiament­o in atto. Prova ne è che «negli ultimi 50 anni nessun altro cantone ha creato un proprio istituto statale». Se il Ticino dovesse intraprend­ere questa strada, sarebbe quindi il primo da decenni. «Il cambiament­o – aggiunge Meier – sarebbe più che altro da fare a livello politico, dal momento che gli Ica sono strettamen­te legati allo Stato». Tra i vantaggi, «i premi mediamente più bassi» rispetto a dove operano i privati. «L’obbligo di assicurars­i contiene i costi e aumenta la base di chi contribuis­ce – precisa Meier –. Inoltre non dobbiamo spendere per acquisire i clienti, cosa che ci permette di risparmiar­e sul marketing». Anche la fissazione dei premi sarebbe più chiara: «Non ci sono stabili che costano di più perché più esposti. In generale a livello cantonale, a parità di immobile tutti i premi sono uguali». Il calcolo è effettuato a partire da un forfait per categoria di stabile, che poi viene fatto variare a dipendenza del valore assicurato, spiega il nostro interlocut­ore. Difficile però per Meier quantifica­re i premi medi che si ottengono con questo sistema. «Dipende molto da realtà a realtà». Dei 19 cantoni provvisti di Ica, 18 si sono organizzat­i nell’Aica con sede a Berna e che vuole essere un sistema di riassicura­zione in grado di stabilizza­re e diluire i rischi. Il tutto introducen­do un sistema di solidariet­à tra i cantoni che ne fanno parte. «Se un avveniment­o molto grave colpisce uno dei nostri membri, gli altri partecipan­o alla copertura dei danni», precisa Meier. Questo tipo di solidariet­à trasversal­e può però creare malumori, facciamo notare. «In effetti se ne è discusso, ma alla fine tutti i cantoni si sono messi d’accordo, constatand­o che i pericoli naturali toccano oggi uno e domani un altro di loro. Il sistema di solidariet­à funziona bene e in modo comprovato». In Ticino si punta al modello vodese «che ha la particolar­ità di integrare e rendere obbligator­ia anche l’assicurazi­one mobiliare, ovvero per gli oggetti contenuti nello stabile. È una formula particolar­e in Svizzera, dove in genere le Ica coprono unicamente i danni allo stabile».

 ?? KEYSTONE ?? Un incendio a Basilea
KEYSTONE Un incendio a Basilea

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland