Videosorvegliati per 100 giorni
Una richiesta di credito di 1 milione e 108mila franchi destinata all’installazione di un sistema di archiviazione delle immagini di videosorveglianza, così da consentire la permanenza dei fotogrammi dalle attuali 100 ore fino a 100 giorni. È quanto il Municipio di Lugano sottoporrà ad approvazione al Consiglio comunale. L’ok al Regolamento concernente la videosorveglianza sul territorio di Lugano e la decisione di estendere il tempo di archiviazione delle immagini fino a 100 giorni per allinearsi alle regole vigenti sia a livello cantonale sia federale era stato dato dal Consiglio comunale il 2 ottobre 2017. Ora il Municipio cittadino – si legge nel relativo messaggio appena licenziato – “intende dar seguito alla ricordata volontà rendendo possibile l’estensione del tempo di archiviazione, in quanto le attuali apparecchiature in dotazione alla polizia non solo non lo permettono, ma sono giunte alla loro massima capacità di sfruttamento”. Magistratura e preture penali potranno contare – se ci sarà l’ok del legislativo cittadino – su un sistema di videosorveglianza più efficiente e dunque accelerare le inchieste. Per poter estendere la durata di permanenza delle immagini catturate dalle telecamere posizionate nei punti più strategici della città, il Municipio intende dotarsi di un nuovo ‘Gruppo elettrogeno’, un generatore per gestire il progetto a livello informatico. Quello finora in uso risale al 1996 ed è considerato vetusto e inoltre è stato oggetto di blackout. La Città ha preso in esame diversi sistemi, orientandosi sulla soluzione ‘Inhouse’ basata su nuovi server specifici per l’archiviazione dei dati. Il sistema di archiviazione sarà installato alla Divisione informativa. Questa soluzione – evidenzia il messaggio – permette di mantenere invariato il numero dei server oggi presenti in polizia. G.G.