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Una primavera per sognare

Il Lugano ha ripreso la preparazio­ne e ha girato in prestito al Winterthur Eris Abedini. Renzetti: ‘Convinto di questa rosa’.

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Ieri pomeriggio alle 15 la campanella è suonata anche per il Lugano, alla ripresa della preparazio­ne in vista della seconda parte di stagione. Vacanze finite e tanta voglia di rimettersi al lavoro, in una primavera che presenterà due obiettivi principali: l’otteniment­o della salvezza, meglio se centrata senza passare attraverso le forche caudine dello spareggio, e un percorso il più lungo possibile in Coppa Svizzera. Con il sogno di vendicare la sconfitta del 2015 nell’atto conclusivo dell’ex Trofeo Sandoz e, perché no, di avvicinars­i il più possibile alla ciliegina di una nuova avventura in Europa League. La buona qualità del gioco espressa dal Lugano di Celestini nelle ultime settimane del 2018 e la classifica estremamen­te corta (sei punti di vantaggio sull’ultima e sei di ritardo dalla zona-Europa) rendono i sogni bianconeri qualcosa di più di semplici chimere. Ieri, intanto, il presidente Angelo Renzetti ha dato il bentornato giocatori e staff tecnico... «Un semplice saluto nel quale ho espresso l’auspicio che non venga perso il filo del discorso. Possiamo far bene, ma nel contempo possiamo pur correre dei rischi sempre insiti in un campionato a dieci squadre e con una classifica tanto stretta. Dobbiamo affrontare il ritorno con determinaz­ione, contando pure sul fatto di essere in credito con la buona sorte». La pausa invernale è sinonimo di mercato. La prima notizia è la partenza di Eris Abedini alla volta di Winterthur (18 mesi di prestito con opzione di ritorno in bianconero per giugno 2019)... «Ci sono due tipi di giocatori in uscita: coloro che partono in prestito per accumulare minuti di gioco e quelli che se ne vanno in quanto non rientrano più nei piani. Abedini fa parte della prima categoria e la sua partenza ci permette comunque di iniziare a ridurre la rosa come chiesto dall’allenatore, il quale auspica di avere a disposizio­ne 23 giocatori. Per raggiunger­e questo obiettivo dovremo considerar­e altre 4 o 5 partenze». Si parla di Yao e Amunzie... «Per Amunzie è quasi fatta, per Yao stiamo ancora riflettend­o: è un nostro investimen­to e magari possiamo dargli un’altra possibilit­à». C’è poi il caso Janko, giocatore sul quale erano state riposte molte speranze, ma che a Cornaredo ha profondame­nte deluso... «Ha un contratto fino al termine della

stagione: se dovessimo ricevere un’offerta lo lasceremmo partite, in caso contrario faremo di necessità virtù». Il mercato non è fatto di sole uscite... «Stiamo valutando quattro o cinque elementi che potrebbero darci un aiuto tangibile. In particolar­e avremmo bisogno di giocatori

in grado di fare la fascia». Premesso che nessun big dovrebbe lasciare Cornaredo («Eventualme­nte ne riparlerem­o a giugno»), la speranza sarebbe di riportare in bianconero Armado Sadiku (attualment­e al Levante), il quale tornerebbe molto volentieri in Ticino. «Al di là di tutto sono sempre più convinto delle possibilit­à di questo gruppo. E nel mese di febbraio sarà molto importante la sfida di Coppa con il Thun, squadra in gran forma e da affrontare sul campo sintetico. Un appuntamen­to da preparare nei minimi particolar­i». SEBA

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TI-PRESS/GOLAY Tempo di tornare a far muovere il pallone

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