Recuperare al Nazionale, tenere agli Stati
Christian Levrat
Il Ps ha un duplice obiettivo per le elezioni di ottobre: ‘Correggere la maggioranza’ Udc/Plr alla Camera del popolo e preservare i 12 seggi attuali alla Camera dei cantoni
Questa legislatura? «Una débâcle». L’obiettivo per le ‘federali’ di ottobre: «Correggere la maggioranza al Consiglio nazionale», dal 2015 appannaggio di Udc e Plr (101 seggi su 200). Il presidente del Ps Christian Levrat spera in una rottura alle elezioni federali di ottobre. Lo ha ribadito ieri durante il tradizionale aperitivo dei ‘Re Magi’ con la stampa organizzato dal partito a Berna. Fra i temi forti dell’anno elettorale: la spinosa questione dell’accordo quadro con l’Ue. Per friburghese la legislatura che volge al termine è stata una delusione soprattutto a causa dei partiti di destra, in particolare per quanto riguarda le questioni legate alla previdenza, ai costi della salute e alle riforme fiscali. Duplice l’obiettivo dichiarato per le ‘federali’ di ottobre: impedire una nuova maggioranza formata da Udc e Plr alla Camera del popolo (il Ps dovrebbe recuperare tre-quattro seggi andati alla destra quattro anni fa); e almeno mantenere i seggi attuali al Consiglio degli Stati. Difendere le sue 12 poltrone (mai state così tante come in questa legislatura) alla Camera alta sarà tutt’altro che semplice per il Ps: la metà dei suoi consiglieri agli Stati non si ripresenta e in alcuni cantoni (Argovia, ad esempio) Plr e Udc sembrano avere buone chance di spuntarla. Levrat teme inoltre che il Ppd esca indebolito dalle elezioni: ciò potrebbe compromettere la possibilità – ora esistente – di formare puntuali alleanze di centro-sinistra agli Stati. Il 48enne ‘senatore’ critica inoltre l’accordo quadro tra Svizzera e Ue. Il Ps non intende fare alcuna concessione in merito alla protezione dei salari, e Levrat sostiene di essere «cosciente del fatto che l’accordo attuale non ha alcuna possibilità di essere accettato, poiché all’interno della Confederazione non ottiene di certo la maggioranza dei consensi». Per quanto riguarda il Ticino, il friburghese ribadisce la necessità di garantire le misure d’accompagnamento alla libera circolazione. Queste vanno rafforzate nelle regioni di frontiera e i salari devono essere meglio protetti: «Non è normale che un avvocato chiuda il suo studio in Italia per venire a fare il segretario in Ticino a 3’500 franchi al mese». In un 2019 denso di sfide a tutti i livelli – europeo, svizzero e cantonale – il Ps continuerà a rivendicare una quota più elevata di donne in politica, la parità salariale e un rafforzamento dei diritti sociali, con un’attenzione particolare ai premi di cassa malattia e l’Avs, annuncia Levrat.