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Golpe sventato in Gabon L’esercito resta fedele al presidente Bongo

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Libreville – Fallito tentativo di colpo di Stato in Gabon, Paese dell’Africa occidental­e fra i più stabili del continente nero e da mezzo secolo governato dalla famiglia Bongo. Alcuni militari hanno preso il controllo della tv e hanno lanciato un appello al golpe, ma già dopo poche ore sono stati uccisi o arrestati perché l’esercito è rimasto fedele al presidente Ali Bongo, succeduto al padre nel 2009, nonostante da oltre due mesi si stia curando in Marocco per un ictus. Il maldestro tentativo di presa del potere nell’ex colonia francese sul Golfo di Guinea si è svolto nelle prime ore del giorno quando sei militari hanno preso il controllo della tv annunciand­o di voler “restaurare la democrazia”. A guidarli Kelly Ondo Obiang, semisconos­ciuto tenente comandante in seconda della Guardia repubblica­na che protegge la presidenza. Carri armati nelle strade, coprifuoco, internet oscurata e qualche sparo, ma poi si è appreso che nessuna caserma aveva seguito l’appello. Due ribelli sono stati uccisi e quattro arrestati, tra cui Ondo, scovato sotto il letto di un residence. I Bongo sono accusati da decenni di corruzione, sperperi e brogli. Gli viene rimprovera­ta la povertà in cui versa un terzo dei quasi 2 milioni di abitanti nonostante il Paese sia il maggiore esportator­e di petrolio in Africa dopo Nigeria e Angola. Con un’antica passione per il jazz che lo ha portato anche a incidere un album funk nel 1977, fama di playboy e massone, Ali Bongo sta perpetuand­o il dominio del padre Omar, iniziato nel 1967.

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