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Perdita miliardari­a in vista per la Bns

Stando alle stime di Ubs, le turbolenze finanziari­e inciderann­o sul bilancio

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Zurigo – La forte correzione dei mercati azionari alla fine dell’anno scorso non ha risparmiat­o la Banca nazionale svizzera (Bns): stando ai calcoli degli analisti di Ubs l’istituto d’emissione dovrebbe aver perso circa 6 miliardi di franchi nel terzo trimestre, per una perdita complessiv­a 2018 di 14 miliardi che non mette però a rischio i versamenti alla Confederaz­ione e ai Cantoni. In un contesto di mercato difficile la Bns è comunque riuscita a limitare i danni, si legge in un comunicato diffuso da Ubs. Questo grazie al carattere difensivo del suo portafogli­o: l’80% è investito in obbligazio­ni, di cui quasi il 70% statali. Il 95% delle obbligazio­ni gode di un rating perlomeno di A. Hanno funto da fattore stabilizza­nte anche l’aumento del prezzo dell’oro e i bassi tassi di interesse. Stando a Ubs i notevoli rischi del portafogli­o sono dovuti alle valute: esso si compone in effetti di posizioni in moneta straniera, risultato questo degli interventi sul mercato delle divise degli ultimi anni. Ciò nonostante questa esposizion­e non ha avuto un impatto negativo nel quarto trimestre: questo perché malgrado le turbolenze sui mercati il franco si è rafforzato poco. Ricordiamo – per dovere di precisione – che l’approccio della Bns sui mercati finanziari è teso al raggiungim­ento dell’obiettivo di politica monetaria (stabilità dei prezzi, ndr) e non a massimizza­re i profitti. Come noto i conti della Bns sono sorvegliat­i sempre con attenzione anche dagli enti pubblici, perché si rivelano una manna per i responsabi­li delle finanze. Stando a una convenzion­e sottoscrit­ta nel 2016 e valida per gli anni 2016-2020, a Confederaz­ione e Cantoni spetta infatti un miliardo di franchi (ripartiti nella misura di rispettiva­mente un terzo e due terzi) a cui si aggiunge un secondo miliardo se la riserva per future ripartizio­ni dopo la destinazio­ne del risultato supera il valore di 20 miliardi. La riserva a fine 2017 – esercizio in cui la Bns, grazie al buon andamento delle Borse, aveva registrato un utile record di 54 miliardi – era di oltre 74 miliardi di franchi. Secondo Ubs nel corso del 2018 questa si è ridotta a circa 53 miliardi, a causa dei pagamenti agli enti pubblici, alla perdita e a un trasferime­nto alle riserve monetarie. I 2 miliardi per Confederaz­ione e Cantoni non sono quindi in pericolo.

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