L’Otr va alla guerra contro le residenze secondarie
Proprio mentre lanciavo un appello per una politica maggiormente amica nei loro confronti (vedi “Una valle al bivio” apparso sulla ‘Voce di Blenio’ lo scorso dicembre), l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) dichiarava guerra alle residenze secondarie, scendendo in campo con l’artiglieria pesante, come riferisce ‘laRegione’ nelle edizioni del 15 e del 27 dicembre. Non sapendo più che pesci pigliare per far fronte alla crisi finanziaria messa a nudo dalla vicenda della (mala)gestione dei castelli di Bellinzona, hanno deciso di accanirsi sui residenti secondari, andando a stanare quelli che non versano le tasse di soggiorno e intimando loro di mettersi in regola, anche retroattivamente di cinque anni. Gettando discredito e alimentando i sospetti sull’operato di chi li ha preceduti (...)
Segue da pagina 9 (...) nella gestione degli Enti turistici locali, dimostrano di non disdegnare le armi della guerra psicologica. E nemmeno nascondono l’intenzione di punire tutti quanti, buoni e cattivi, con l’inasprimento dei criteri dell’assoggettamento (computo dei letti) e con l’aumento della tassa di soggiorno annuale per letto dagli attuali 70 a 100 franchi, massimo previsto dalla legge. L’obiettivo di migliorare la riscossione delle tasse di soggiorno, in particolare per garantire a tutti la parità di trattamento, è sacrosanto, ma perseguito in questo modo rischia di essere controproducente a livello di raccolta delle tasse e autolesionistico per l’Otr stessa. Controproducente perché l’atteggiamento punitivo adottato può solo condurre a un’ulteriore disaffezione e alla ricerca di scappatoie, legali (ce ne sono) o illegali, per non pagare le tasse. Altri possono essere indotti a rinunciare alla residenza secondaria, con il risultato di aggravarne la crisi già in atto, che sta causando un pesante danno alla vita economica e sociale delle valli, oltre che alle casse dell’Otr. Prima di dissotterrare l’ascia di guerra (ricordo che sul tema dell’imposizione delle residenze secondarie in passato si è già aspramente guerreggiato) sarebbe stato opportuno disporre di un quadro serio e attendibile della situazione e dell’evoluzione del fenomeno durante gli ultimi 10-15 anni. Evoluzione che è stata condizionata dai profondi cambiamenti socioculturali intervenuti, ma anche dalle fusioni dei Comuni, che hanno svincolato dall’imposizione non poche residenze secondarie; dall’entrata in vigore dell’infausta Lex Weber, che ne ha bloccato la creazione di nuove; senza dimenticare il passaggio dagli Enti turistici locali all’Otr, passaggio che verosimilmente ha indebolito la capacità di riscossione delle tasse di soggiorno. A quattro anni dalla sua istituzione l’Otr-Bat versa in gravi difficoltà, non solo per le note ragioni finanziarie, ma anche perché il suo operato sul campo incontra sempre meno consensi e sempre più critiche presso le comunità e gli operatori locali. La guerra ingaggiata contro i residenti secondari, con il suo inevitabile strascico di malumori, proteste, opposizioni e ricorsi, rischia di far precipitare la crisi.