laRegione

Aggiorname­nto non per scelta ma perché obbligati dalla Legge

- Di Juri Clericetti, direttore Organizzaz­ione turistica regionale

Quanto scrive Tarcisio Cima non corrispond­e alla verità, perciò respingo le sue insinuazio­ni. Innanzitut­to il lavoro che si sta svolgendo è obbligator­io secondo la Legge cantonale sul turismo e non è una scelta dell’Otr, che non ha margine di decisione sulla possibilit­à/opportunit­à di riscuotere la tassa di soggiorno forfettari­a. Inoltre, non ha niente a che vedere con la vicenda della gestione castelli di Bellinzona, il cui disavanzo come già annunciato sarà verosimilm­ente coperto da Cantone, Città e Otr in parti eguali. La quota parte dell’Otr rientra nei propri conti indipenden­temente dall’attività di aggiorname­nto sui forfait. Semmai siamo obbligati ad applicare quanto prevede la Legge sul turismo, è cioè che in Ticino tutti i proprietar­i di residenze secondarie – e non solo alcuni – sono tenuti a versare alle Otr un forfait per ogni posto letto disponibil­e.

Segue da pagina 9 L’aggiorname­nto della situazione avviato lo scorso anno sta permettend­o di completare la lista delle residenze secondarie. Stiamo correggend­o la situazione, in modo che tutti i proprietar­i procedano al pagamento della tassa prevista dalla legge, affinché siano trattati allo stesso modo. Ricordiamo che gli introiti raccolti grazie a queste tasse servono alla cura del prodotto (in particolar­e cura dei sentieri), alle manifestaz­ioni che si svolgono sul nostro territorio, all’informazio­ne al turista e a progetti turistici mirati, esercizio questo di vitale importanza anche per le nostre valli. Solo applicando la legge si potranno raccoglier­e i mezzi necessari per realizzare questi obiettivi. L’ipotizzato calo di residenze secondarie non dipende sicurament­e da tasse di soggiorno di questa entità. Contrariam­ente a quanto indicato dal signor Cima, il passaggio dagli Enti turistici locali all’Otr permette ora di aumentare la capacità di riscossion­e grazie, appunto, all’aggiorname­nto in corso. Infine, smentisco l’allusione secondo cui sarebbe in corso “un inasprimen­to dei criteri di assoggetta­mento” e che si starebbe valutando un aumento da 70 a 100 franchi.

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