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Passaggio a livello ‘con deroga’

Stabio, l’ha concessa l’Ufficio federale dei trasporti per via Mulino. Troppo costosa l’alternativ­a Il progetto iniziale della linea ferroviari­a è stato per contro modificato in via Santa Margherita e, su richiesta del Municipio, in via Puntasei

- Di Prisca Colombini

La nascita della stazione di Stabio ha portato la creazione di sottopassa­ggi e rotonde che contribuis­cono a una maggiore fluidità del traffico motorizzat­o. Oggi che la fermata è in funzione, ad attirare l’attenzione della consiglier­a comunale Edith Genini (Lega) è il passaggio a livello di via Mulino. Per quale motivo, ha chiesto in un’interpella­nza presentata al Municipio, si è optato per un passaggio a livello quando la tendenza è quella di eliminarli? L’esecutivo guidato da Simone Castellett­i ha risposto durante l’ultima seduta di Consiglio comunale. L’articolo 24 della Legge federale sulle ferrovie stabilisce che “nuovi incroci con strade pubbliche devono essere eseguiti, d’ordinario, mediante sopra o sottopassa­ggi. La deroga deve essere concessa solo in casi eccezional­i”. Seguendo una pratica costante, l’Ufficio federale dei trasporti reputa i casi straordina­ri quando non sono possibili soluzioni alternativ­e valide o quando i passaggi a livello vengono progettati su linee ferroviari­e a debole traffico, su linee secondarie o, in ultima analisi, quando i costi sarebbero assolutame­nte sproporzio­nati. Ed è proprio quest’ultima circostanz­a ad avere reso “opportuna e giustifica­ta” una deroga al citato articolo. Un sottopasso in via Mulino “sarebbe stato realizzabi­le solo con grandi difficoltà di costruzion­e e finanziari­e (10 milioni di franchi)”. L’attraversa­mento della ferrovia, inoltre, “sarebbe avvenuto a stretto contatto con le abitazioni risultando quindi troppo invasiva nei confronti della proprietà privata (demolizion­e di abitazioni)”. Il Municipio spiega anche che l’Ufficio federale dei trasporti ha ragionato in modo diverso per via Santa Margherita, dove il progetto iniziale prevedeva un passaggio a livello. “Il maggior onere per la realizzazi­one di un sottopasso (2,3 milioni) è stato reputato proporzion­ato rispetto agli intendimen­ti dell’articolo 23 e ha quindi imposto la realizzazi­one di un sottopasso”. Su via Puntasei, infine, il Municipio ha ottenuto una modifica del progetto iniziale dimostrand­o “che un sottopasso e una rotatoria erano essenziali per viabilità e fluidità del traffico”.

Continuano i controlli mirati

Nell’interpella­nza, Edith Genini ha chiesto informazio­ni in merito al transito veicolare lungo via Mulino, “limitato esclusivam­ente a mezzi motorizzat­i con permesso del comune”, sulla possibilit­à di videosorve­gliare il passaggio a livello e sull’apertura del traffico a tutti. Ipotesi, quest’ultima, impraticab­ile dato che “il Municipio deve applicare il Piano viario che prevede l’accesso alla zona indu-

striale attraverso la rotatoria dei tappi e la via Puntasei”. A Piano regolatore, inoltre, via Mulino è “una strada di servizio, non adatta quindi a raccoglier­e un forte afflusso di veicoli e autocarri”. Esecutivo e Polizia comunale hanno scelto la via dei “controlli mirati al passaggio a livello”. Lo scorso anno ne sono stati organizzat­i

120 negli orari di inizio e fine lavoro dei dipendenti delle varie ditte della zona, ma anche a sorpresa per gli autocarri che consegnano la merce. Il numero di multe “è stato elevato anche se si è registrato un calo sicurament­e dovuto ai numerosi controlli eseguiti”. Le telecamere da posare sarebbero due, una per lato, “con programma lettore targhe che non disponiamo”. L’assenza del collegamen­to con la fibra ottica nel comparto e il lavoro amministra­tivo che l’emissione di multe comportere­bbe spingono il Municipio a sostenere che “è meglio essere sul posto con controlli puntuali e intimare o incassare subito la multa”.

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TI-PRESS Il Municipio di Stabio è stato sollecitat­o da un’interpella­nza leghista

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