‘Numero uno a 36 anni e mezzo, record speciale’
La voglia di tennis è rimasta la stessa, ma i programmi cambiano. «Inizio e fine dell’anno – spiega Federer – sono chiari. Per contro, la primavera merita ancora qualche riflessione: Indian Wells, Miami, la stagione sulla terra... Un’idea ce l’ho, ma devo ancora parlarne con lo staff». La scorsa stagione l’ha definita speciale perché è riuscito a diventare il più vecchio numero uno al mondo della storia del tennis. Per quale motivo questo traguardo l’ha tanto segnata? «Ci sono record che puoi battere solo in età avanzata, altri invece quando sei molto giovane, come fu il caso per Borg, Chang o Nadal. Sono obiettivi che puoi centrare una sola volta, e poi mai più. Avere degli obiettivi e delle visioni è molto importante nello sport, ma anche nella vita. Quella di essere ancora il numero uno fu una visione. Sapevo che per riuscirci avrei dovuto vincere ancora due Slam. Non appena conquistai Melbourne, mi fu chiaro di avere un’opportunità. A quel punto, volevo coglierla, quantomeno provarci. I record possono essere battuti, in futuro, ma in quel momento ero il più vecchio numero uno al mondo. Un evento speciale, ai miei occhi, ma anche per il mio team e i miei tifosi. Lo è ancora oggi». Guardando più avanti, le Olimpiadi di Tokyo sono un obiettivo? L’oro con Wawrinka del 2008, l’argento a Londra nel 2012... Si potrebbe tentare la scalata all’oro nel misto, con Belinda Bencic l’intesa è collaudatissima. «Più volte mi viene posta questa domanda, ma è una scadenza ancora troppo lontana per prenderla in considerazione. Mi preme giocare bene in questa stagione. Prima di affrontare il 2020, farò il punto a fine 2019. Conteranno molto il parere della famiglia le risposte del mio fisico. Ecco perché è prematuro parlarne». Piccolo ‘excursus’: non è stato eletto sportivo svizzero dell’anno. L’ha infastidita? «Al contrario, sono felice per Nino Schurter. Ha fatto un exploit incredibile, a Lenzerheide (ai Mondiali di mountain bike, ndr). Il pubblico è quasi impazzito, lungo il tracciato e all’arrivo. Ho fatto il tifo per lui, all’elezione».