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Biancoverd­e speranza

Finito ai margini a Losanna, Rapp ritrova la Super League (e, spera, le migliori sensazioni) in prestito a San Gallo

- Di Sascha Cellina

Sei mesi nel mondo del calcio, in cui tutto va così velocement­e, sono un’eternità. Lo ha imparato sulla sua pelle Simone Rapp, che circa un anno fa, dopo essere stato l’oggetto del desiderio di molti club in seguito alle ottime prestazion­i in quel di Thun (16 reti nel 2017 in Super League), era sbarcato a Losanna in pompa magna, firmando con i vodesi un contratto valido fino al 2021. Poi però è arrivata la retrocessi­one in Challenge League e sulla panchina losannese si è seduto Giorgio Contini, con il quale l’amore non è mai sbocciato. Così, l’attaccante ticinese è stato giocoforza costretto a cercarsi un’altra sistemazio­ne e l’ha trovata nel San Gallo. «Il giorno stesso in cui Contini ha dichiarato a mezzo stampa di non aver più bisogno di me, Peter Zeidler (tecnico dei biancoverd­i, ndr) mi ha chiamato e mi ha detto: “Tranquillo, ti prendo io” – ci racconta il 26enne di Cugnasco, arrivato al Kybunpark in prestito secco fino a giugno e che si è già aggregato alla sua nuova squadra, con la quale sabato partirà per un campo d’allenament­o in Spagna –. Per me è stato subito chiaro che San Gallo sarebbe stata un’ottima soluzione e sono contento che ora si sia concretizz­ata. Avevo bisogno di un cambiament­o, a Losanna le cose non funzionava­no più, anche se non so dire esattament­e perché. Quando ho giocato i miei gol li ho sempre fatti (6 nelle prime 12 partite di campionato, ndr), ma poi l’allenatore ha iniziato a lasciarmi in panchina. Certo, avrei potuto realizzare anche qualche rete in più, ma non penso proprio che il problema fosse quello e quanto successo in seguito lo ha dimostrato. La società ha deciso com-

prensibilm­ente di appoggiare l’allenatore nelle sue scelte e così io mi sono messo il cuore in pace e appena mi si è presentata l’occasione l’ho colta. Ed eccomi qua». E dietro al “qua” non ci sta una piazza qualunque, bensì una delle più calde e storiche del calcio rossocroci­ato... «A San Gallo il calcio è vissuto con grande trasporto e passione. Ogni volta che con il Thun giocavo qui, uscivo dal campo e mi dicevo: “Che pubblico!”. Allo stesso tempo però in altre occasioni, quando a vincere eravamo noi, pensavo: “Fortuna che non gioco qui”. Sicurament­e sarà qualcosa di speciale».

E a mettere ulteriore pressione sulle spalle dell’ex giocatore del Locarno, il fatto che al Kybunpark è stato chiamato anche per sostituire il gioiellino Cedric Itten, autore di 4 gol in 7 partite di Super League (e 7 in 2 di Coppa Svizzera) prima del brutto intervento di Daprelà che lo ha messo fuori gioco per gran parte della stagione... «Ne sono consapevol­e, anche perché la società me lo ha detto chiarament­e. È una bella responsabi­lità e un po’ di pressione me la mette, non lo nego, ma riuscire a non far rimpianger­e Itten rappresent­a anche un grande stimolo, voglio dimostrare quanto valgo».

I gol non sono però l’unica cosa che società e staff tecnico si aspettano da Rapp... «Zeidler mi ha detto che ha bisogno un attaccante forte nei duelli aerei e in grado di tenere su i palloni per permettere alla squadra di salire. Chiarament­e più gol farò, meglio sarà, ma innanzitut­to sarà importante svolgere al meglio questo lavoro. Poi le reti sono sicuro che arriverann­o». Nei prossimi mesi il ticinese si aspetta «di ritrovare le belle sensazioni che avevo a Thun e che a Losanna, per un motivo o per un altro, ho un po’ perso. Il primo impatto con l’ambiente di San Gallo è stato molto positivo. Tanto a

Wohlen (2013-2015) quanto nel Canton Berna (2015-2018), da ticinese avevo fatto inizialmen­te un po’ di fatica, perché oltre alla lingua è diverso anche il modo di lavorare degli svizzero-tedeschi. Adesso però proprio grazie a quelle esperienze conosco già bene la loro mentalità, per cui in questo senso non avrò problemi di adattament­o. Sono davvero motivato e concentrat­o per fare bene con questa maglia, poi a giugno vedremo, ma per ora non ci penso». E fa bene, anche perché in sei mesi ne possono succedere di cose, tanto a San Gallo quanto a Losanna.

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Il 26enne di Cugnasco ha ancora due anni e mezzo di contratto con i vodesi ma almeno fino a giugno giocherà al Kybunpark

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