Erika De Hadeln, protagonista silenziosa
Segue da pagina 18 Con lei la cittadina di Nyon ha iniziato a contare nello scenario cinematografico. Un po’ perché negli anni ha saputo collaborare con i maggiori documentaristi come Joris Ivens, Basil Wright, Herz Frank, Erwin Leiser e Georges Dufaux, un po’ per la sua conoscenza e i contatti in particolare con il cinema dell’Est, Paesi baltici e Unione Sovietica, molto per la proverbiale tenacia nei contatti e nei negoziati. Grazie alle sue formidabili capacità organizzative era stata la prima, quando di internet nemmeno si parlava, a introdurre su larga scala la tecnologia informatica; molte sue idee sono state utilizzate dai maggiori festival del cinema in tutto il mondo. Il suo spiccato pragmatismo si affiancava ad un dinamismo pressoché inesauribile: se il marito dava un occhio per quanto possibile mentre lei dirigeva Nyon, Erika riusciva ad affiancarlo, un po’ segretaria e un po’ suggeritrice, nell’organizzazione, nei contatti, nei programmi dei grandi Festival che lui andava dirigendo: Locarno, Berlino, Venezia. Erika von dem Hagen era nata nella Pomerania occidentale (Germania orientale) nel febbraio 1941. La sua famiglia emigrò ad Amburgo nel 1945 per sfuggire all’Armata Rossa. Dopo gli studi a Friburgo, Parigi e Berlino, conseguì il Master in storia, lingua e letteratura francese nel 1967 alla Freie Universität di Berlino. Conosce Moritz De Hadeln mentre studia alla Sorbona di Parigi, collabora da subito al suo secondo documentario ‘Ombres et Mirages’. Si sposano a Berlino nel gennaio del 1968 per poi stabilirsi a Gland, Canton Vaud. Dopo un breve periodo come insegnante di lingua e letteratura tedesca, inizia a condividere con il marito l’impegno nel cinema. Collaborano in maniera efficace: lui sulla scena con il suo stile un po’ inglese, lei dietro le quinte facendo funzionare alla perfezione la macchina organizzativa. Hanno prodotto diverse pubblicazioni congiunte, in particolare su film documentari delle Repubbliche sovietiche del Baltico (1988), della Repubblica sovietica armena (1989), della Romania (1990), sul cinema uzbeko e canadese per accompagnare in modo documentato altrettante retrospettive. Ha fatto parte di giurie internazionali, dell’European Film Academy, Presidente della Conferenza internazionale di cortometraggi e documentari. Autentica team leader, grazie alla padronanza di diverse lingue europee, alla vasta esperienza di viaggi, contatti e nella selezione di film in tutto il mondo, Erika De Hadeln oltre ai numerosi riconoscimenti si è guadagnata un grande rispetto nell’ambiente cinematografico. A livello organizzativo e con la sua capacità di approfondimento ha lasciato un segno incisivo nelle varie tappe del suo percorso, a cominciare da Locarno dove ha portato professionalità e competenza.