laRegione

Un quadrienni­o troppo contabile e troppo poco attento ai reali bisogni del cantone

- Di Ivo Durisch, capogruppo Ps Ticino

Segue da pagina 17 (…) a cui il parlamento cantonale, smentito poi dal Tribunale federale, aveva concesso uno sconto del 70%. Con il preventivo 2019 viene annunciato il secondo pacchetto fiscale, il cui costo, solo per la diminuzion­e del 5% del moltiplica­tore cantonale, sarà di circa 70 milioni di franchi. Non ancora paghi, oltre al moltiplica­tore cantonale, si vuole diminuire dal 9% al 6% l’aliquota sull’utile delle persone giuridiche e questo con lo scopo dichiarato di trattenere sul territorio le aziende a statuto speciale. Ma si sa che la loro eventuale “fuga” non sarà dovuta alla concorrenz­a fiscale intercanto­nale, prova ne sono il rientro di Armani in Italia e il parziale riposizion­amento del gruppo Kering. Anche il paventato sgancio per i Comuni del moltiplica­tore d’imposta delle persone fisiche da quello delle persone giuridiche è una misura che incrementa la concorrenz­a e che rafforzerà oltretutto i “paradisi fiscali” all’interno del cantone. Il preventivo 2019 presenta infine il risanament­o del capitale proprio negativo tramite rivalutazi­oni, un’operazione di cosmesi contabile, che non porta nulla nelle casse del Cantone. La domanda che sorge spontanea è perché queste rivalutazi­oni formali non siano state fatte prima della manovra di risanament­o, quando si usava il capitale proprio nega- tivo come elemento per giustifica­re i tagli? L’impression­e è che questo governo, con lo sguardo fisso sugli sgravi fiscali che privilegia­no i ricchi e le grandi imprese, è stato troppo contabile – ha guardato ai singoli passi – e troppo poco attento ai bisogni reali della popolazion­e e dell’economia locale – non ha guardato il percorso fatto e da fare.

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