laRegione

Medicina legale di Stato

Gobbi pensa a un Istituto cantonale che includa anche il dottore del traffico

- Di Chiara Scapozza e Luca Berti

Dopo le polemiche sugli importi fatturati, incontro con la specialist­a la prossima settimana

Incontro settimana prossima con la dottoressa che si occupa delle analisi su chi compie infrazioni gravi, così come previsto da ‘Via Sicura’

«Stiamo valutando la possibilit­à di creare un Istituto di medicina legale». È questa la soluzione che il direttore del Dipartimen­to delle istituzion­i Norman Gobbi intende concretizz­are in futuro, con l’obiettivo di dare un assetto migliore al settore, comprensiv­o pure della discussa figura del medico del traffico. Prospettiv­a su cui si sta ragionando in seno al Dipartimen­to, e che sta prendendo ancor più forza in seguito alle critiche e alle lamentele emerse proprio attorno alla figura del medico del traffico (vedi l’edizione di ieri). Sono soprattutt­o le fatture salate che hanno fatto arrabbiare più di un conducente, costretto secondo le norme federali introdotte con ‘Via Sicura’ a svolgere analisi dettagliat­e a seguito di un’infrazione stradale grave. Sta al medico del traffico, sulla base di perizie e accertamen­ti, giudicare la futura idoneità alla guida del conducente. In Ticino questa figura lavora su mandato del Cantone e ad avere le competenze richieste per svolgere la funzione è soltanto una persona, la dottoressa Mariangela De Cesare: il motivo è da ricercare nel fatto che è necessaria un’abilitazio­ne specifica, su criteri imposti dalla Confederaz­ione, che richiede due anni di formazione. Realtà dal 1° luglio 2015, nel corso degli anni la figura del medico del traffico ha catalizzat­o una serie di critiche, formulate anche tramite atti parlamenta­ri (l’ultimo in ordine di tempo quello del democentri­sta Cleto Ferrari, che indicava fatture ben oltre i mille franchi). Di lunedì la presa di posizione del Fronte automobili­sti Ticino, che giudicando “inutile e costoso” il servizio promette di sottoporre la questione alla Deputazion­e ticinese alle Camere affinché si modifichin­o le disposizio­ni di ‘Via Sicura’ al riguardo. Alla luce delle polemiche, il Dipartimen­to intende muoversi? «Sì. Settimana prossima avremo un incontro con la dottoressa», risponde Gobbi a margine della conferenza stampa sulle novità alla Sezione della circolazio­ne (leggi sotto). Visto però quanto impone ‘Via Sicura’, non ci sembra – facciamo presente al consiglier­e di Stato – che ci siano grandi margini di manovra da discutere con l’unica persona che in Ticino può svolgere queste analisi... Perché – chiediamo allora – non ipotizzare di statalizza­re il servizio, così da avere voce in capitolo sui costi fatturati o quanto meno un controllo diretto? «La prospettiv­a è questa, ma si inserisce comunque in una riorganizz­azione più ad ampio raggio – anticipa il direttore del Di –. L’idea è quella di creare un Istituto di medicina legale di cui faccia parte sì il medico del traffico, ma anche i medici legali attivi sul nostro territorio».

 ??  ??
 ?? TI-PRESS ?? Soluzione allo studio
TI-PRESS Soluzione allo studio

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland