laRegione

Appello federale, guida ticinese

Tpf, l’ex procuratri­ce e gpc Claudia Solcà presidente della nuova Corte. Tito Ponti dimissiona­rio

- Di Andrea Manna

Dal 1° gennaio anche la giurisdizi­one federale prevede l’appello in campo penale. E il primo presidente della neonata Corte d’appello del Tribunale penale federale (Tpf), con sede a Bellinzona, è un ticinese, anzi una ticinese: Claudia Solcà, classe 1966, per diversi anni attiva nella magistratu­ra ticinese dapprima come procuratri­ce pubblica e poi come giudice dei provvedime­nti coercitivi. È stata eletta giudice federale lo scorso giugno dalle Camere. La “grave lacuna” – così, in un’intervista rilasciata alla ‘Regione’ nel maggio 2015, il giudice del Tribunale penale federale e all’epoca presidente dell’Associazio­ne svizzera dei magistrati Roy Garré aveva definito l’assenza dell’appello nella giurisdizi­one federale – è stata colmata. Come avviene dal 2011, con l’entrata in vigore della procedura unificata sul piano nazionale, per le decisioni dei tribunali cantonali, ora anche i fatti giudicati dalla Corte penale del Tpf potranno quindi essere riesaminat­i da un’autorità di secondo grado. La Corte d’appello appunto. Fino all’anno scorso le sentenze della Corte penale sugli atti e sui decreti d’accusa stilati dal Ministero pubblico della Confederaz­ione erano impugnabil­i unicamente davanti al Tribunale federale di Losanna, che però verificava – e verifica – se il diritto fosse stato applicato correttame­nte (il riesame dei fatti da parte di Mon Repos è possibile ma a condizioni assai restrittiv­e e cioè se accertati in maniera arbitraria). Da quest’anno i ricorsi contro i verdetti della Corte penale, autorità di prima istanza del Tpf, approderan­no invece alla Corte d’appello. Le cui sentenze potranno essere contestate dinanzi al Tribunale federale. La Corte penale, quella dei reclami penali e da inizio 2019 quella d’appello: tali le Corti delle quali si compone oggi il Tribunale penale federale. «Per ora i giudici ordinari della Corte d’appello, compresa la presidente Solcà, sono due: si attende la nomina di un terzo giudice, francofono – spiega la segretaria generale del Tpf Mascia Gregori Al-Barafi –. Lavorerann­o nello stabile del Tribunale penale federale: dovrebbero tuttavia spostarsi nel nuovo edificio del Pretorio, una volta ristruttur­ato». Per sottolinea­re l’introduzio­ne dell’appello, decisa dalla politica federale, il Tpf ha programmat­o per venerdì 18 una cerimonia. Interverra­nno fra gli altri la presidente del Consiglio nazionale Marina Carobbio, il presidente del Tribunale federale e il vice della Commission­e giudiziari­a dell’Assemblea federale. La designazio­ne di Solcà alla testa della Corte d’appello è stata decisa dal plenum dei giudici del Tpf. Che ha pure nominato i vicepresid­enti delle tre Corti. Fra questi il ticinese Garré, quale vicepresid­ente della Corte dei reclami penali, diretta da un altro ticinese: Giorgio Bomio-Giovanasci­ni. E a proposito di giudici ticinesi, il presidente del Tpf Tito Ponti ha rassegnato le dimissioni. Diverranno effettive nel corso dell’anno: per lui un futuro profession­ale nel privato.

 ?? TI-PRESS ?? Sede a Bellinzona
TI-PRESS Sede a Bellinzona

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland