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‘Lotta alla zanzara tigre, al Cantone la responsabi­lità’

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Il deputato socialista Bruno Storni riparte alla carica sulla lotta alla zanzara tigre. Perché no, la risposta del Consiglio di Stato a una sua interrogaz­ione inoltrata nel mese di ottobre “non è accettabil­e e sembra non voler considerar­e la gravità della situazione e i disagi che l’inefficien­te lotta delegata ai Comuni e al volontaria­to dei privati sta procurando alla popolazion­e”. E per questo motivo, Storni è passato dall’interrogaz­ione a una mozione, depositata il 7 gennaio. Mozione nella quale propone “l’adozione di misure urgenti”. Quali? Innanzitut­to il fatto che “il Cantone coordini e controlli attivament­e l’attuazione delle misure richieste ai Comuni da subito, a titolo transitori­o eccezional­e”. E questo almeno fino a quando, sempre negli auspici di Storni, si ridefinisc­a “il quadro legale, con maggiori responsabi­lità e competenze” assegnate al Cantone. E al riguardo, e veniamo al punto 2, il granconsig­liere del Partito socialista chiede “l’elaborazio­ne delle basi legali da adottare affinché le competenze della lotta e della vigilanza contro insetti che favoriscon­o la trasmissio­ne di malattie infettive o che arrecano disagio alla popolazion­e (quindi zanzare tigre e simili), siano del Cantone”. Punto. Perché questo succeda, ricorda Storni, occorre anche una “revisione e modifica del Regolament­o sull’igiene e del suolo pubblico, che va aggiornato o ridefinito specifican­do categorie di insetti per cui la lotta diventi cantonale”. In modo che, va da sé, “si permetta un controllo capillare dei trattament­i su tutto il territorio urbanizzat­o, in particolar­e anche sui fondi privati”. Urge un cambiament­o quindi, perché “se sicurament­e buona parte della cittadinan­za collabora e segue i consigli” si è sempre ad ogni modo confrontat­i col rischio che la battaglia contro la zanzara tigre si perda a causa di “pochi cittadini che ignorano gli appelli e non adottano tutte le misure necessarie”. Insomma, per Storni quello del Consiglio di Stato è “un atteggiame­nto passivo”, mentre, è sua opinione, “il Cantone deve finalmente riconoscer­e la gravità e le criticità della situazione, assumendos­i la responsabi­lità in questo delicato settore per il benessere e la salute pubblica, adottando nuove incisive strategie”.

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TI-PRESS Mozione di Bruno Storni (Ps)

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