La Procura ginevrina incalza Maudet
Il consigliere di Stato avrebbe accettato vantaggi anche dal gruppo alberghiero Manotel
Il Ministero pubblico di Ginevra non molla la presa su Pierre Maudet: dopo il suo controverso viaggio ad Abu Dhabi, la Procura cantonale si sta ora interessando ai rapporti tra il consigliere di Stato e il gruppo alberghiero Manotel, sospettando una possibile accettazione di vantaggi. Il Ministero pubblico ginevrino ha annunciato ieri in una nota di aver presentato al Gran Consiglio una richiesta di estensione dell’autorizzazione a perseguire Maudet, precisando che essa “riguarda prestazioni finanziarie” del gruppo Manotel di cui il consigliere di Stato avrebbe beneficiato. Nell’ambito delle loro indagini sul viaggio ad Abu Dhabi di Maudet nel novembre 2015 con la sua famiglia, i procuratori incaricati del procedimento sono venuti a conoscenza dell’esistenza di due associazioni: il “Cercle Fazy-Favon” e “l’Association de soutien à Pierre Maudet”. L’inchiesta ha rivelato che Manotel “ha trasferito a queste associazioni un importo totale di 105mila franchi, di cui 75mila franchi quando Maudet era membro del Consiglio di Stato”, ha precisato la Procura nel comunicato. Il gruppo ha inoltre finanziato una festa di compleanno per Pierre Maudet del valore di 20mila franchi. Il pubblico ministero ha quindi chiesto al Gran Consiglio ginevrino di estendere l’autorizzazione a perseguire Maudet anche per questi fatti, che potrebbero costituire “un’accettazione di vantaggi”. Il consigliere di Stato è già stato accusato dello stesso reato in relazione al suo viaggio negli Emirati. Grégoire Mangeat, l’avvocato di Maudet, ha minimizzato su Twitter la portata di questa azione. “I fatti su Manotel sono noti da diverse settimane. Affinché la Procura possa condurre le sue indagini su questi eventi, l’estensione della richiesta di immunità è un requisito costituzionale necessario”. Mangeat ha inoltre scritto che Maudet “contesta con forza di aver violato la legge”. La nuova richiesta del Ministero pubblico giunge a una settimana dall’assemblea generale straordinaria del Plr di Ginevra, che consentirà alla base del partito di esprimere il proprio parere sulla vicenda.