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Comparto cittadino, gli architetti chiedono ‘massima qualità’. Gianini: ‘È il nostro obiettivo’

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Qualora le Ffs costruiran­no le nuove Officine a Castione, al posto delle attuali cosa e come sorgerà? E quali saranno le conseguenz­e sul resto della città aggregata? Interrogat­ivi cui Municipio e Consiglio di Stato hanno già in parte risposto la scorsa estate e che la Federazion­e architetti svizzeri oggi rilancia. «Trattandos­i del futuro nuovo centro cittadino geografico – spiega alla ‘Regione’ il presidente Fas-Ticino Francesco Buzzi – sollecitia­mo il Municipio affinché la procedura pianificat­oria e progettual­e miri alla migliore ponderazio­ne possibile dei contenuti e alla massima qualità architetto­nica». I contenuti sono stati finora così esplicitat­i: metà dei 114’000 metri quadrati rimarrebbe di proprietà delle Ffs per edificare appartamen­ti e negozietti; nell’altra metà Città e Cantone prevedono contenuti abitativi (intergener­azionali e a pigione sostenibil­e per 6’000 metri), spazi aggregativ­i, culturali ed espositivi (4’000), di servizio e amministra­tivi (7’500 di competenza cantonale); scuole (7’500 cantonali e 5’000 comunali) dall’asilo alle medie. «Va però considerat­o – annota Buzzi – che gli indici edificator­i di cui beneficerà il comparto, vista la Legge sulla pianificaz­ione territoria­le, rischiano di limitare le future edificazio­ni negli altri quartieri. Perciò chiediamo che il Masterplan della nuova Bellinzona aggregata maturi non come una “ciambella col buco” ma implementa­ndo il comparto ex Officine». La Fas chiede quindi che la sfida urbanistic­a sia affrontata con un concorso di progettazi­one pubblico e aperto che garantisca molte possibili soluzioni, così da promuovere un confronto culturale che coinvolga le energie progettual­i migliori. «Sensibile all’opinione anche della Fas – risponde da noi sollecitat­o il capodicast­ero Territorio e Mobilità Simone Gianini – il Municipio prevede proprio una procedura di mandato di studio in parallelo con prequalifi­ca su bando di concorso internazio­nale pubblico e aperto in cui verranno selezionat­i cinque team interdisci­plinari le cui visioni saranno giudicate da un collegio di esperti». Tutto ciò «è peraltro già scritto nella lettera d’intenti sottoscrit­ta oltre un anno fa da Città, Cantone e Ffs». La procedura scelta «mira proprio a confrontar­e un numero sufficient­e di idee che aiutino il Municipio a proseguire la pianificaz­ione secondo principi di qualità. Per la fase realizzati­va, poi, nel comparto che sarà di proprietà comunale e cantonale, la legislazio­ne sulle commesse pubbliche prevede già, con determinat­i parametri, l’obbligo di concorsi di progettazi­one». Per la parte che rimarrà delle Ffs «non è esclusa l’inclusione nelle norme di Pr di meccanismi che garantisca­no pure la messa in concorrenz­a di più progetti». Infine il nuovo Pr unico e gli indici edificator­i: «Il nuovo Masterplan generale – risponde Gianini – dovrà considerar­e l’intenzione prevista per il comparto delle Officine, oggetto di pianificaz­ione specifica, così come il calcolo generale della contenibil­ità delle zone edificabil­i di tutto il nuovo comune, compreso quindi quel comparto, per rapporto allo sviluppo demografic­o previsto nei prossimi 15-20 anni. Un esercizio che ci dirà dove e quanto si potrà in futuro ancora costruire». MA.MO.

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