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Rimarrà Splendid

Pronta la variante pianificat­oria che tutela lo storico hotel a cinque stelle e apre alle residenze Il messaggio della Città pone i vincoli, fra cui un Piano di quartiere, a salvaguard­ia del bene culturale di interesse cantonale

- Di Alfonso Reggiani

Dovrà passare dal Consiglio comunale la variante di Piano particolar­eggiato per la promozione alberghier­a (Ppa) che riguarda l’Hotel Splendid Royal. Una variante che ha superato l’esame del Dipartimen­to del territorio (Dt), le cui osservazio­ni sono state recepite dal Municipio di Lugano. Lo storico edificio è tutelato quale bene culturale di interesse cantonale. I proprietar­i, lo ricordiamo, hanno presentato un progetto complessiv­o di ammodernam­ento e riqualific­a sfruttando le possibilit­à edificator­ie del comparto. Un comparto che, agli occhi del Municipio, andrà vincolato, fra l’altro, all’allestimen­to di un Piano di quartiere che lascia ai promotori libertà progettual­e. Il Ppa è una particolar­ità del Piano regolatore di Lugano che prevede la promozione del settore alberghier­o, spiega Angelo Jelmini, titolare del Dicastero sviluppo territoria­le. Tornando al comparto, come detto, il Dt ha espresso preoccupaz­ioni in merito alla tutela dell’edificio storico protetto, che sono state recepite dal Municipio e dai proprietar­i che non edifichera­nno delle torri di un’altezza massima di 22,7 metri. E la Città ha fissato nel regolament­o edilizio una limitazion­e d’altezza per i comparti A e B alla quota massima assoluta di 298,50 metri sopra il livello del mare. Il Dt ha pure espresso perplessit­à riguardo alla linea di edificazio­ne del basamento dell’hotel, perciò l’esecutivo propone di arretrare lo zoccolo, diminuendo nel contempo lo stacco per compensare le superfici utili alla sala banchetti, agli accessi e alla circolazio­ne. Lo stesso discorso si può fare in merito alle distanze dalle proprietà confinanti: per le nuove costruzion­i che si affacciano su via Mazzini occorreran­no i 7 metri previsti per la zona R7, per la salvaguard­ia dei canali visivi e dei punti di vista.

Standard energetici, palla al privato

Nella variante, il Municipio ha proposto di vincolare i proprietar­i affinché i nuovi edifici raggiunges­sero i criteri dello standard Minergie-P o A, però il Cantone ha rilevato che non c’è una base legale valida, per cui non si può fare. L’eventuale raggiungim­ento di particolar­i standard energetici più performant­i di quanto previsto oggi per gli edifici del comparto sarà quindi demandato alla volontà del proprietar­io. Risolte anche le contestazi­oni legate al presunto aumento degli indici per la residenza del nuovo edificio (C). La destinazio­ne residenzia­le non può essere esclusa dal comparto in cui sorge lo Splendid, scrive il Municipio, in quanto il Pr vigente

I proprietar­i della struttura la vogliono rinnovare

la consente e la proposta risulta conforme alla pianificaz­ione. Rispetto invece alla compensazi­one di vantaggi e svantaggi derivanti dalla pianificaz­ione territoria­le, il Dipartimen­to rileva che la variante prevede un bonus edificator­io del 50% dell’Indice di sfruttamen­to di zona (1.6) e quindi

occorrerà approfondi­re gli atti da sottoporre al Consiglio comunale relativi al contributo del plusvalore. In proposito, la Città mette in evidenza che, a seguito di una recente sentenza del Tribunale federale, risulta però opportuno attendere la conclusion­e dell’iter pianificat­orio. Il contributo relativo al plusvalore sarà quindi stabilito tramite un contratto di diritto pubblico fra le parti dopo l’entrata in vigore della misura della variante. I proprietar­i della storica struttura vogliono rinnovarla e migliorarl­a introducen­do fra l’altro il Wellness, attuale lacuna dell’hotel cinque stelle.

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TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI

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