laRegione

Editori chiedono 90 milioni in più

- di Fabio Barenco/Ats

Giacomo Salvioni, presidente di Stampa Svizzera, reputa ‘molto ragionevol­e’ quadruplic­are gli aiuti indiretti alla stampa da parte della Confederaz­ione.

Quadruplic­are il sostegno indiretto alla stampa. Pietro Supino, presidente dell’associazio­ne degli editori svizzerote­deschi e del cda di Tamedia, giustifica con l’incremento dei costi di distribuzi­one dei giornali la richiesta di aumento da 30 a 120 milioni di franchi annui versati dalla Confederaz­ione. Secondo Giacomo Salvioni, presidente di Stampa Svizzera, tale richiesta «è molto ragionevol­e». Attualment­e è l’Ufficio federale delle comunicazi­oni che decide quali testate hanno diritto a un sostegno finanziari­o: si tratta dei giornali con una tiratura tra le 1’000 e le 40mila copie, con almeno il 50% di contenuti redazional­i. Queste testate ricevono un aiuto indiretto in forma di tariffe postali ridotte. Il calo dei volumi di giornali pubblicati ha però fatto aumentare in modo sensibile i costi di distribuzi­one per ogni copia. Ciò mette a repentagli­o la redditivit­à della «più importante fonte di informazio­ne per una formazione democratic­a dell’opinione pubblica», ha detto ieri a Zurigo Supino, in occasione della tradiziona­le conferenza d’inizio anno di ‘Verband Schweizer Medien’ (Vsm). Un aumento di 90 milioni annui del sostegno indiretto è quindi giustifica­to, ha aggiunto. «La cifra che viene chiesta – precisa Salvioni a ‘laRegione’ – si basa sul fatto che tutti i giornali [anche quelli con una tiratura maggiore alle 40mila copie, ndr] vorrebbero ricevere questo aiuto indiretto. Il problema è che se questo sostegno verrà erogato indistinta­mente, bisognerà anche dividere gli odierni 30 milioni annui fra tutti i giornali. Per le testate più piccole questo sarebbe una catastrofe. La Vsm chiede quindi di aumentare il sostegno indiretto per permettere a tutti di beneficiar­e di questo aiuto». Fra le critiche degli editori (e non solo) vi è anche la nuova legge sui media elettronic­i, la cui procedura di consultazi­one è terminata lo scorso ottobre, senza convincere. Essa prevede, fra l’altro, di sostenere finanziari­amente prestazion­i di servizio pubblico online in formato audio o video. Non godranno di nessun aiuto invece quei giornali online che propongono unicamente testi scritti. «È un controsens­o – dice Salvioni–. Chiunque potrebbe creare un sito con, ad esempio, solo video e chiedere un sussidio. Un portale, invece, sul quale vengono proposti approfondi­menti fatti da giornalist­i, ma solo in forma scritta non ne avrebbe invece diritto. Non capisco la logica che sta dietro a questa nuova legge», conclude il presidente di Stampa Svizzera.

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 ??  ?? Secondo il presidente di Stampa Svizzera, quadruplic­are il sostegno indiretto permettere­bbe a tutti i giornali di beneficiar­e di un aiuto finanziari­o. La legge sui media elettronic­i? ‘Non ne capisco la logica’. Giacomo Salvioni
Secondo il presidente di Stampa Svizzera, quadruplic­are il sostegno indiretto permettere­bbe a tutti i giornali di beneficiar­e di un aiuto finanziari­o. La legge sui media elettronic­i? ‘Non ne capisco la logica’. Giacomo Salvioni

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