Di ingiustizie e altre incongruenze

È giusto che un milionario paghi gli stessi premi della cassa malati di un povero pensionato? Come mai le grandi imprese possono scegliere la sede dell’azienda all’estero, sottraendosi alle imposte del proprio paese? Perché i manager ogni anno ricevono un aumento di salario medio di circa il 10%, mentre gli operai devono accontentarsi dell’1% circa? È giusto che una donna delle pulizie guadagni circa 100 volte meno di un Ceo di una grande ditta? Perché da noi si buttano via migliaia di tonnellate di cibo, mentre nel terzo mondo muoiono di fame migliaia di persone? Com’è spiegabile che da noi ogni tanto crolla un palazzo o un ponte, mentre le vecchie cattedrali o i ponti romani resistono già da oltre 1000 anni? È giusto che la maggior parte di noi faccia poco contro il surriscaldamento climatico, mentre certi Paesi rischiano di sparire della carta geografica? Perché nell’indice di rincaro non vengono considerati i premi della cassa malati? Come mai per una casa propria non affittata si devono pagare le tasse sul valore locativo? È corretto che nel calcolo dei disoccupati non si tenga conto dei beneficiari di un sussidio statale? Perché i palestinesi, ancora oggi, aspettano un proprio Stato, mentre Israele ce l’ha già da 70 anni? Evviva l’ottimismo per un futuro migliore!

Fausto Zappa, Olivone