Parola d’ordine: formazione
Il settore bancario è di fronte a cambiamenti tecnologici epocali e serve più capitale umano L’automazione è un processo che investe anche la finanza. Gli impiegati di banca dovranno cambiare mentalità per evitare che i robot prendano il sopravvento.
Il mondo dell’impiego nel settore bancario deve cambiare, affinché i robot sostengano i dipendenti nella loro attività, invece che sottrarre loro il posto di lavoro: ne è convinta l’Associazione padronale della banche in Svizzera che è controparte nel rinnovo della Convenzione collettiva di lavoro. “Il ramo dovrà affrontare sfide importanti in Svizzera. I mutamenti demografici e tecnologici cambieranno radicalmente il mercato del lavoro. Il mantenimento dell’occupabilità dei dipendenti del settore rappresenta quindi un fattore chiave per il successo”, si legge in una nota dell’associazione. “Prepararsi per il mercato del lavoro di domani è un’attività paragonabile alla pianificazione della missione lunare di 50 anni fa”, afferma il presidente dell’organizzazione padronale, Lukas Gähwiler. Il criterio di selezione degli astronauti all’epoca era principalmente la loro flessibilità di fronte a sfide sconosciute. La capacità di evolvere e adattarsi in un mercato del lavoro dinamico deve essere al centro degli sforzi del settore, si dice convinto lo specialista. La principale preoccupazione delle banche quali datori di lavoro sarà quindi di garantire che il comparto disponga di un numero sufficiente di specialisti con competenze adeguate alle nuove realtà. Serve un’evoluzione generale delle competenze e una nuova visione della formazione e della formazione continua. Nei prossimi anni, alcune delle competenze richieste ai dipendenti diventeranno più importanti: in particolare le cosiddette ‘soft skills’ non cognitive e tecnologiche, come la creatività, l’iniziativa personale, le capacità analitiche, la resistenza allo stress e la flessibilità. Il mantenimento dell’occupabilità deve essere una responsabilità condivisa: datori di lavoro e dipendenti devono contribuire in egual misura. Effettuare ristrutturazioni attraverso pensionamenti anticipati “è un’idiozia dal profilo demografico”, ha affermato Lukas Gähwiler. Per il presidente dell’associazione padronale delle banche “il potenziale dei lavoratori più in là con gli anni va sfruttato meglio. Occorre però agire da tutte e due le parti: i dipendenti devono essere pronti per un cambiamento di mentalità, nonché per misure di formazione personale e continua, mentre i vertici delle banche devono abbandonare l’idea ancora molto diffusa del pensionamento anticipato. Questo perché con i cambiamenti demografici – il pensionamento dei baby-boomers – servirà manodopera. Sono necessari nuovi modelli, come quelli che prevedono una riduzione del tempo di lavoro con l’avvicinarsi della pensione e una maggiore componente femminile.