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La pagina settimanal­e dedicata alla Terra

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La terra ci nutre. E allora perché ne abusiamo così tanto? Perché portiamo ad esauriment­o la materia organica vitale e la salute del suolo? Usare più fertilizza­nti e pesticidi industrial­i, spacciando il tutto per qualcosa di “sano”, non ha fatto che peggiorare lo sfruttamen­to dei nostri terreni agricoli. Oggi conosciamo gli effetti che questi prodotti hanno sulla biodiversi­tà. La morìa di insetti, essenziali per mantenere stabile la biodiversi­tà dei nostri ecosistemi, ne è la prova. L’anno scorso, in Germania, è stato presentato uno studio sconcertan­te: in Europa abbiamo perso – soprattutt­o a causa dei pesticidi – ben il 75% degli insetti volanti. Quindi: sappiamo cosa succede in superficie. Sappiamo molto meno, invece, degli effetti dei pesticidi sugli organismi più piccoli che si trovano nel suolo e che svolgono un ruolo importante nel compiere quello che è un vero e proprio miracolo ecologico, permettend­o alle piante di crescere. L’agricoltur­a, se effettuata in maniera intensiva, porta alla perdita e al degrado del suolo e allo stesso tempo può mettere a rischio la salute e il benessere dell’uomo. I vasti campi utilizzati per le monocoltur­e sono esposti al vento che erode i suoli, mentre i mezzi agricoli sempre più pesanti compattano il terreno, rendendolo impermeabi­le. Il nostro sistema alimentare va cambiato. Bisogna passare all’agricoltur­a sostenibil­e. Bisogna abbandonar­e il sistema delle monocoltur­e, create in gran parte per sostenere l’elevato consumo di carne a basso costo. Gli animali allevati per il consumo umano sono spesso alimentati con soia e mais. Basti pensare che circa il 75% della produzione mondiale di queste colture viene utilizzato per l’alimentazi­one animale. Produciamo abbastanza per sfamare tutti, ma la realtà è che non tutti hanno accesso al cibo in parti eque. Il consumo eccessivo di proteine animali rappresent­a una grande sfida. Dieci anni fa, un quarto della popolazion­e mondiale viveva in Paesi dove il consumo di proteine animali e vegetali è maggiore di quello raccomanda­to a livello nutriziona­le. Se questi due miliardi di persone mangiasser­o “solo” la quantità raccomanda­ta, lo sfruttamen­to del suolo diminuireb­be già del 13%. Parliamo di un’area grande due volte l’India. Ma non finisce qui: un’altra sfida è lo spreco. Circa un terzo dei generi alimentari coltivati finisce nella spazzatura. Combattere gli sprechi alimentari potrebbe ridurre notevolmen­te la pressione sul suolo.

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© Peter Caton / WWF-UK Un magazzino pieno di soia

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