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Statali: si tratta per le 40 ore settimanal­i

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L’incontro di trattativa è in agenda il 30 gennaio. Sarà il giorno in cui i sindacati che rappresent­ano i dipendenti pubblici e i docenti porteranno al tavolo del Consiglio di Stato le loro rivendicaz­ioni. Due punti sostanzial­mente, su cui il governo a novembre si è detto “disponibil­e” a “tematizzar­e le richieste”: un aumento salariale del 3% e la riduzione del tempo di lavoro da 42 a 40 ore settimanal­i (ciò che corrispond­e ad 1 ora-lezione in meno per i docenti cantonali). I sindacati (Vpod, Ocst e Ccs) avevano invero sollecitat­o anche uno scatto in più nell’aggancio degli impiegati e docenti che passano dalla vecchia alla nuova scala stipendi, ma su questo elemento la partita è già chiusa, perché il parlamento l’aveva respinto quando discusse la nuova progressio­ne salariale. Sui due punti aperti invece l’esecutivo ha già messo le mani avanti, fanno sapere Raoul Ghisletta e Adriano Merlini della Vpod, citando la risposta ricevuta da Bellinzona: “La valutazion­e delle vostre proposte dovrà evidenteme­nte considerar­e gli obiettivi relativi al consolidam­ento delle finanze cantonali” e dovrà “tenere conto” del risanament­o dell’Istituto di previdenza, della proposta parlamenta­re per una settimana di vacanze in più tra 20 e 59 anni d’età, del consolidam­ento degli ausiliari e della revisione del regolament­o che li concerne”. Se ne discuterà il 30 gennaio. Ad oggi hanno già espresso il loro sostegno alle rivendicaz­ioni sindacali i Collegi dei Licei di Lugano 1, Locarno e Mendrisio; le Scuole medie di Bellinzona 1 e Canobbio ne discuteran­no. I due sindacalis­ti Vpod invitano tutti gli altri collegi a muoversi nella stessa direzione, così come gli uffici dell’Amministra­zione cantonale.

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