Uomo trovato morto nel fiume Morobbia con un ematoma in testa: oggi l’autopsia
Malore, incidente, suicidio o omicidio? L’autopsia che verrà eseguita oggi dall’Istituto patologico cantonale potrà forse dare in tempi brevi indicazioni se vi sia stato l’intervento di terze persone nel decesso del ticinese di 50 anni domiciliato nel Bellinzonese il cui cadavere è stato rinvenuto giovedì mattina nel greto del fiume Morobbia a Giubiasco, lontano dal domicilio. A trovarlo la mattina presto, quando la temperatura era sotto lo zero, sono stati due passanti che hanno subito allarmato la polizia. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore pubblico Moreno Capella, hanno avviato accertamenti per stabilire le cause della morte. Le ipotesi sono per ora tutte aperte, sebbene i primi riscontri non sembrerebbero indicare cause esterne. I riscontri, stando a quanto ha potuto sapere ‘laRegione’ da testimoni, indicano ad esempio la presenza di un evidente ematoma alla testa. Il corpo si trovava sul greto, dove via Ressiga sfocia nel percorso pedonale lungo l’argine orientale della Morobbia, poche decine di metri a sud del ponte della strada cantonale che delimita il confine fra i quartieri di Giubiasco e Camorino. I testimoni affermano inoltre che l’uomo era accasciato al suolo, a ridosso di un masso, con la pancia nuda in evidenza. Vista l’ora del ritrovamento non si esclude che abbia trascorso tutta la notte, o parte di essa, all’addiaccio.