‘Servono più controlli’
A Riva San Vitale si indaga per identificare gli autori delle razzie notturne messe a segno tra mercoledì e giovedì
Del malessere degli abitanti di Ponte Chiasso che si sentono ostaggi dei giovani ticinesi che, nelle serate di venerdì e sabato, attraversano la frontiera in cerca di sballo si è fatto interprete il consigliere comunale Alessandro Rapinese, con una mozione che sarà discussa in occasione della seduta di lunedì prossimo. Rapinese: “Le serate pazze dei giovani svizzeri sono da tempo fuori controllo. Ed è il controllo quello che manca. Chi vive a Ponte Chiasso, a ridosso della frontiera, è stanco”. Da qui la richiesta di maggiori controlli della polizia locale e delle altre forze dell’ordine. A Ponte Chiasso ci sono alcuni bar che da anni richiamano centinaia di giovani, in buona parte ticinesi. Il motivo è semplice: una consumazione alcolica, non solo birra, ma anche cocktail, costa un terzo rispetto a Lugano. Insomma, cinque euro rispetto ai quindici franchi pagati in Ticino. Il problema non è nuovo. In passato ci sono stati sgradevoli episodi che avevano richiamato l’attenzione di carabinieri e polizia. A sentire la gente del posto la situazione è peggiorata. Mariarita Berti, responsabile della rete di vicinato: “Ogni fine settimana siamo in balia di questi ragazzi. Spesso fra di loro ci sono anche minorenni, ai quali è vietato vendere alcolici. Ma basta un diciottenne per portare fuori dai negozi vino, birra e superalcolici che per i giovani ticinesi hanno prezzi vantaggiosi e così ne consumano in quantità”. Risultato? Sbronze, bisogni fatti ovunque, sporcizia, bottiglie rotte. Già che ci sono i giovani ticinesi, così come i loro coetanei comaschi, prendono d’assalto anche le slot machine e i locali di massaggi.
Rilievi e videosorveglianza
Non hanno ancora un nome gli autori dei furti e vandalismi effettuati nella notte tra mercoledì e giovedì a Riva San Vitale e Capolago. Gli inquirenti stanno cercando risposte concrete grazie alle immagini della videosorveglianza della zona, che sono state acquisite, e con i rilievi effettuati negli esercizi commerciali e pubblici presi di mira. Gli accertamenti di polizia, insomma, sono in corso. La notizia delle razzie notturne, anticipata ieri dal ‘CdT’, non ha lasciato indifferente il sindaco di Riva San Vitale Fausto Medici. «Non è mai piacevole quando capitano episodi del genere perché le persone si sentono meno sicure – commenta, da noi raggiunto, Medici –. Mi auguro che si tratti di un caso isolato: del resto era da un po’ di tempo che eravamo tranquilli sotto questo punto di vista». Gli autori – le videocamere hanno immortalato due persone – si sono introdotti, o hanno provato a farlo, durante la notte in almeno sei esercizi pubblici e commerciali, sicuri che non avrebbero trovato nessuno al loro interno. L’ammontare del bottino non sarebbe elevato: qualche fondo cassa e qualche bibita consumata. Più ingenti i danni: sono infatti state forzate, o rotte, porte e finestre. In alcuni casi sono anche stati messi in disordine i locali. «Mi sembrano più vandalismi che furti per lucrare soldi o merce messi a segno da una banda», conclude Fausto Medici.