Non basta l’attitudine
La serie nera continua: quarto k.o. consecutivo per i bianconeri. Oggi a Rapperswil sono indispensabili i 3 punti.
Lugano – Meglio, sì, ma non basta. Non basta il passo avanti sul piano dell’attitudine che mostra il Lugano per evitare la seconda sconfitta in altrettante partite ravvicinate contro lo Zurigo. E la quarta battuta d’arresto consecutiva per una squadra che, a questo punto, vede la sua situazione in classifica farsi ancora più complicata, con la zona-playoff scivolata ora a 8 punti (ma col Ginevra ottavo che di partite ne ha disputata una in più rispetto al Lugano). Stavolta a condannare i bianconeri, più che l’atteggiamento, sono gli errori e le ingenuità, anche veniali, che al tirar delle somme pesano però come macigni nell’economia di una partita pazza sì, ma al tempo stesso avara di segnature. L’ingenuità più palese la combina Lapierre, che poco dopo metà partita rifila una bastonata a Chris Baltisberger proprio sotto gli occhi di un arbitro. Che non può fare altro che spedirlo anticipatamente negli spogliatoi costringendo il Lugano a una lunga inferiorità numerica. La penalità costa ai bianconeri la loro prima capitolazione – con Merzlikins, sin lì imperioso, che compie una parata difettosa sulla conclusione di Sutter –, vanificando il vantaggio trovato con tanta fatica da Loeffel sempre nel secondo tempo al termine di una bella combinazione in combutta con Klasen e Lajunen. È a quel punto che la partita cambia nuovamente volto, perché fino alla rete del
pareggio ospite è il Lugano a mostrare le cose migliori. Dopo aver superato senza particolari affanni il forsennato inizio degli uomini di Aubin e diverse situazioni di inferiorità numerica (fra cui 1’24” a 3 contro 5), i bianconeri assumono infatti il comando delle operazioni. E lo mantengono, appunto, fino all’1-1.
Lo Zurigo a quel punto torna a crederci e a spingere, riportando sui binari dell’equilibrio anche il gioco. Quello contabile, di equilibrio, dura invece fino al 43’12”. Lo spezza Chris Baltisberger, che raccoglie un rebound concesso da Merzlikins su tiro dalla distanza di un compagno con il Lugano che per l’ennesima volta è costretto
a giocare a 4 contro 5 (nella circostanza per una penalità ingenuamente rimediata da Riva). Per gli uomini di Ireland è una mazzata. Nei minuti che restano ancora da giocare provano in tutti i modi a fare breccia nella difesa ospite, ma con il trascorrere del tempo anche la lucidità sembra venire meno. Ireland prova allora il tutto per tutto: dopo aver chiesto il timeout, richiama a sé Merzlikins per mandare in pista un sesto giocatore, ma ad approfittarne è Bodenmann, che deposita in rete il disco della sicurezza. Oggi a Rapperswil, anche alla luce di questa nuova battuta d’arresto, i bianconeri hanno praticamente solo un’opzione: vincere.