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Rilanciars­i con la classica

Il Lugano ospita l’Olympic: sfida a senso unico sulla carta, ma con i rivali storici non è mai una partita come un’altra

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Sarà un sabato di grandi sfide in serie A: il Lugano affronterà l’Olympic e il Neuchâtel sarà opposto al Massagno. In Coppa svizzera nei quarti di finale si giocherà Riva - Hélios. Il Lugano, reduce dalla vittoria a Losanna, affronta i rivali storici dell’Olympic in una gara che, classifica alla mano, sembra uni- direzional­e. Ma la sfida fra bianconeri e burgundi non è mai una partita normale, poiché la rivalità va oltre le effettive forze in campo. Il Lugano si è trasformat­o con l’arrivo di James. La dimostrazi­one si è ha avuta nella vittoriosa sfida in Coppa a Massagno e nelle due precedenti sfide punto a punto, seppur perse, contro Ginevra e Monthey. A Losanna, pur senza Green per oltre metà gara, i bianconeri hanno vinto bene e hanno dimostrato di poter difendere come basket comanda per lunghi tratti. L’esatto contrario di ciò che erano stati i bianconeri nella prima parte di stagione.

La Sam ha i mezzi per vincere

Ovviamente contro l’Olympic la difesa dovrà essere più che tosta per 40 minuti, considerat­o come i friborghes­i dispongano di un complesso forte e di una panchina lunga. Però, per quanto visto a Nosedo una settimana fa, anche i burgundi hanno denotato delle lacune evidenti sul piano della continuità, cosa per altro vista anche in Europa. Ma in Svizzera la forza dell’Olympic è diversa e quindi, se tutto girerà per il meglio, sarà dura. Va aggiunto che nel Lugano sono cresciuti anche alcuni elementi – come Stevanovic e Bracelli – e se arriverà un apporto importante da Wilbourn, la squadra ticinese potrà dire la sua. La Sam, in trasferta a Neuchâtel, cerca il riscatto, dopo le due sconfitte patite in Coppa e campionato. La squadra di Gubitosa ha tutti i mezzi per tornare a vincere: vuoi perché il Neuchâtel sta vivendo

una situazione di crisi d’identità dopo l’addio di Bavcevic in panchina, vuoi perché la Sam ha un complesso che deve solo ritrovare una maggior continuità – soprattutt­o quell’amalgama difensiva che è stata la sua forza – oltre ad assumere un atteggiame­nto più dinamico in attacco. Sarà comunque una partita tutta da giocare, per tornare ad essere la vera Sam, terza in classifica.

Il Riva mira alla semi di Coppa

In vista del quarto di Coppa svizzera, in cui il Riva ospiterà l’Hélios,

Valter Montini traccia un bilancio e lancia uno sguardo avanti. «Siamo partiti bene, con tre vittorie consecutiv­e. Dopo di che abbiamo pagato a caro prezzo gli infortuni di Augugliaro e Ghidossi. In modo particolar­e le quattro gare saltate da Augugliaro hanno pesato sull’economia del nostro gioco, in quanto ci sono venute meno le sue capacità di trascinatr­ice e di gestione del gruppo». Tutto sommato, prosegue il coach, il Riva non ha comunque deluso. «Tanto più se pensiamo che siamo partiti con sette nuove giocatrici, comprese le due straniere. Purtroppo gli infortuni ci hanno limitato, anche per il fatto che giocatrici con esperienza di serie A sono poche. Il loro apporto è sì cresciuto col passar dei mesi, ma non ancora a sufficienz­a. Sono però contento di quanto si è fatto e per come tutte abbiano dimostrato una grande voglia di migliorarc­i». Stando a Valter Montini, la possibilit­à di giocarsi l’accesso alla semifinale di Coppa in casa «è uno stimolo molto grande. Avere recuperato la Augugliaro è un motivo in più per crederci e anche il rientro di Valli è importante. Essere fra le prime quattro è un obiettivo alla nostra portata. Sappiamo inoltre come i sorteggi in Coppa siano fondamenta­li, soprattutt­o se si evita l’Elfic, irraggiung­ibile per tutte le altre. Noi dovremo essere bravi a fare il meglio in difesa e ritrovare maggior dinamicità in attacco; con l’augurio che si abbia un apporto considerev­ole in ogni momento della gara da parte di chi sta in campo». Se oltre a ciò ci sarà pure il sostegno del pubblico e dei suoi tifosi, il Riva avrà un ulteriore stimolo per andare ad agguantare la semifinale.

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TI-PRESS Dall’arrivo di Juwann James i Tigers si sono trasformat­i

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