Stan tenta il colpaccio: ‘Ho degli obiettivi, ma ricordo che ho 35 anni’
Stan Wawrinka non ha voluto proiettarsi verso un eventuale secondo turno contro Nick Kyrgios, nonostante l’insistenza dei giornalisti australiani. La prudenza non è troppa, visto il profilo del suo primo avversario a Melbourne. «Prima di parlare di un eventuale incontro con Kyrgios, devo vincere contro Ernest Gulbis– ha affermato il vodese –. Non sarà una partita semplice, ma sarà un “grande” match, di quelli che piacciono a me. È per vivere momenti così che mi sono battuto per tornare». Imprevedibile con qualche tocco geniale con cui ha battuto anche Roger Federer (al Roland Garros), a 30 anni Gulbis resta minaccioso. «Soprattutto
perché arriva da una preparazione molto intensa svolta in Spagna con Dominic Thiem, sotto la guida di Günther Bresnik». Il lettone ha dunque riannodato il legame con l’allenatore con cui ha vissuto i momenti migliori in carriera; come l’entrata nel top-10 nel 2009 a 21 anni. Come Wawrinka a Doha, la scorsa settimana a Pune (India) Gulbis ha vinto due partite, prima di finire ‘impallinato’ da Ivo Karlovic. Stan si aspetta una partita molto più combattuta rispetto all’unico precedente, giocato a Montecarlo nel 2010 (vittoria del rossocrociato 6-1 6-4). Rassicurato sul proprio stato di forma dopo le vittorie a Doha contro Karen Khachanov e Nicolas Jarry,
Wawrinka sa che è atteso al varco a Melbourne. Cinque anni dopo avere scritto il nome nel palmarès del torneo, potrebbe portare scompiglio nella parte alta del tabellone. «Ho degli obiettivi personali, ma so anche da dove arrivo». Il compito sarà comunque arduo fin dall’avvio, visto che nell’eventuale secondo turno si troverebbe ad affrontare il vincitore tra Nick Kyrgios e Milos Raonic. Stan resta prudente: «Oggi mi sento meglio rispetto a sei, tre e anche due mesi or sono. Sul piano fisico sono convinto di aver ritrovato un livello molto interessante; però non bisogna scordare quella che è una realtà: ho 35 anni, di cui 15 di carriera».